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70, è un aspetto non indifferente. Sul territorio la presenza dell ' uomo e della don- naconsacrati al servizio del regno di Dio sarebbero (naturalmente inuna sintonia pastorale) un bel riferimento di cammino e di valori. Auspichiamo che in futuro questa forma possa trovare collocazione. Per le nuove generazioni e per una pa- storale vocazionale, sono importanti modelli maschili e femminili di consacra- zione particolare. La sola figura del prete è limitante. - Oggi occorre fare spazio ai laici ma quali? Che formazione dare. Sempre più si sente nelle comunità l'esigenza di laici specializzati per la cura di competenze specifiche per permettere ai consacrati (sacerdoti o altri) di curare meglio il lavo- ro spirituale e liturgico. Ma come tutto questo? Ancora è lasciato ali ' iniziativa di buona volontà di alcune persone che però faticano ad una esperienza di forma- zione e confronto. E' comunque da elogiare il tanto volontariato che ancora assi- ste le diverse esigenze pastorali di persone e strutture. In conclusione vorremmo sottolineare alcune note positive che hanno attec- chito nella nostra Unità Pastorale e in parte già citate nella relazione. 1) Importanza della vita comune dei sacerdoti. I nostri sacerdoti (parroco e cu- rato) lo fanno cercando di vivere in una stessa casa con alcuni momenti in co- mune come il pasto a mezzogiorno, la preghiera dell'Ora Media, la prepara- zione di alcune omelie o riflessioni e occasioni per il confronto pastorale ecc. Questo incide più delle prediche e delle iniziative pastorali 2) L'importanza di iniziative e approfondimenti che coinvolgono insieme le 4 comunità. Ad esempio: convocazioni unitarie dei 4 Consigli Pastorali, la for- mazione dei genitori che hanno ragazzi in preparazione ai sacramenti, alcune celebrazioni forti come l'inizio e la fine dell'anno catechistico, alcuni Sacra- menti come la prima Confessione e le Cresime, alcune proposte dei gruppi missionari e alcuni pellegrinaggi. Essere ogni tanto un solo gregge con un solo pastore non è per sminuire le singole comunità ma per valorizzare com- prendere e scambiare i valori di ciascuno per creare affiatamento e conver- genza 3) II ritrovarsi nelle case tra famiglie per riflettere e pregare alla luce della Parola di Dio 4) Formare laici per promuovere la loro competenza e responsabilità. È di vitale importanza per le nostre parrocchie il loro contributo per animare momenti li- turgici (liturgia della Parola, delle Ore, S. Rosario ecc.) e promuovere attività in campo educativo (catechesi, CRE ecc.) Occorre qualificare meglio i Mini- stri Straordinari dell'Eucarestia anche in vista del servizio degli ammalati. 5) L'importanza di collaborare con tutte le forze presenti sul territorio in parti- colare amministrazione comunale e scuola. 6) Notiamo che le nuove generazioni in occasione di scelte come lo studio, il la- voro, amicizia, lo stato di vita ecc. sono sempre meno radicati alle loro origini di terra e tradizioni. Con facilità si adattano ad altre situazioni, sistemazioni e inventive. Questo da una parte fa pensare a una certa superficialità e dall'altra fa capire come oltre al contributo pastorale sarà il tempo e la storia ad abbat- tere resistenze e campanilismi che ancora arroccano e non aprono ad una vita e un mondo più nuovo. Noi cristiani siamo chiamati ad essere segno dei tempi verso l'universalità secondo Cristo o la globalizzazione secondo l'uomo d'oggi. 7) Senza preghiera e conversione non incidono le nostre parole e i nostri pro- grammi. Le parole comunicano ma gli esempi trascinano. Offrire affidare tutto sempre più al Signore e quanto urgente fare per favorire l'azione di Gra- zia. Sentiamo di dover recuperare la necessità dell'evangelizzazione a partire dalle nostre parrocchie per una maggior fraternità e missione. 13-05-2006 II Parroco II curato don Vincenzo Valle don Alex Cambianica
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