Fugazzola Mario

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Fugazzola Mario Nato il 12 febbraio 1933 scultore, pittore, poeta.
Operaio specializzato in saldatura ha lavorato prima nell’officina meccanica
delle miniere di Gorno, in seguito ha continuato la sua mansione nello stabilimento
per la produzione di zinco elettrolitico a Ponte Nossa.
Oggi in pensione, abita sempre a Gorno nel villaggio minerario di Campello.
La sua passione per questo lavoro lo ha portato a creare opere bellissime in ferro.
La tecnica maggiormente usata è il riporto o l’asportazione di metallo con saldatrice ad arco.
ha dipinto quadri, purtroppo la maggior parte andati distrutti in un incendio del suo laboratorio.

Mario Fugazzola ci ha lasciato il 7/11/2013

ha scritto in oltre poesie molto divertenti
eccone una:

LA BALLATA DELL’OPERAIO

Ricorda Mario, fai il tuo dovere, lo so che non ti fa piacere,
oltre la famiglia più di un impiegato devi mantenere.
Un giorno sono stato sfortunato, mi sono ammalato,
il medico della mutua mi si è presentato forse ho commesso un reato.
Cerca di capire di libertà provvisoria si può anche morire.
Che cosa ci vuoi fare torna a lavorare.
Il delinquente sì, si può perdonare, ma l’operaio no, lui deve lavorare,
deve accettare la sfida, magari la lettera di diffida.
Che cosa ci vuoi fare, torna a lavorare.
Ma io sono disoccupato. Ma cosa vuoi? Non hai nessuno da mantenere,
qualcuno ci ha già pensato ha messo un robot a fare il tuo mestiere.
Ma quale casa? Non vedi che è un solaio!
Ma cosa vuoi ancora, sei un operaio!
Fai un po’ come ti pare torna a lavorare!
Impiegati e dirigenti ce ne sono dappertutto,
in paesi e città,
ma chi lavora è sempre l’operaio qua.
A mezzogiorno se vuoi campare alla mensa devi mangiare.
Un giorno dopo aver mangiato porcherie all’assemblea volevo dire le mie,
ma ero troppo, troppo debole di calorie.
Ma sei impazzito? Alle nove vuoi firmare?
Sei un operaio, alle otto devi timbrare!
Non fare il cretino guarda il cartellino,
ormai sei schedato, quarantacinque hai stampato.
Lavoro il ferro, qualche volta mi lamento
però mi sento al sicuro,
in tanti mi stanno a guardare;
confesso non mi fa piacere,
la legge me li fa mantenere
lavorare, lavorare……..presto vado in pensione, penso alla liquidazione,
sei un operaio,anche se c’è la differenza non è che rimani senza.
Che cosa ci vuoi fare torna a lavorare…..
Però sono stato fortunato, mi hanno anche decorato, mi hanno dato la medaglia,
credevo fosse un trucco, tornato a casa alla sera m’accorsi che era vera.
Il giorno dopo tanto per cambiare
son tornato a lavorare.