Page 6 - le miniere di zinco della lombardia rmi3-92-4-92
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Il Raibliano medio è essenzialmente calcareo marnoso, mentre nella parte superiore è presente una facies lagunare rappresentata da marne, arenarie rosse e verdi e da orizzonti evaporitici (gessi). Il Trias superiore è completato dal Norico, rappresentato dalla Dolomia Principale di cui sono formati i contrafforti del Monte Alben, di Cima Cavlera e del Pizzo Formico. Tettonicamente la zona mineraria di Gorno è caratterizzata da due grandi anticlinali dirette E-NE W-SW con la cerniera posizionata sulla direttrice Monte Secco-Pizzo Arera (anticlinali della Val Parina). Oltre alle pieghe, sono presenti due sets di faglie: uno, predominante, con direzione Nord Sud, rappresentato da faglie più antiche e profonde causate da sollecitazioni aventi direzione Est Ovest; l'altro, posteriore, con direzione Est Ovest, rappresentato da faglie minori dovute a sollecitazioni dirette in senso Nord Sud. Le faglie maggiori, sottoposte ad una ulteriore sollecitazione tardiva, dettero origine ad un mosaico a blocchi sollevati e ribassati (tettonica a Horst e Graben), con notevoli dislocazioni in senso Nord Sud. Il "Metallifero e le mineralizzazioni" Come già accennato precedentemente, le mineralizzazioni a piombo e zinco si trovano localizzate in una posizione stratigrafica ben precisa, che la maggior parte degli autori colloca tra le dolomie ladiniche e le formazioni carniche, a guisa di un orizzonte di transizione; tale orizzonte va sotto il nome di "Metallifero" o "Metallifero Bergamasco" . Questa formazione presenta uno spessore variabile tra i cinquanta e i cento metri, con variazioni laterali assai brusche sia di spessore, sia di facies, imputabili ad ondulazioni del fondo del bacino di sedimentazione. Il "Metallifero" è formato principalmente da calcari grigio scuri con intercalazioni di Black Shales e tufiti. Queste ultime sono presenti in numero di tre nel "Metallifero" stesso (tufite l, tufite la, tufite 2), più una quarta situata nel Raibliano (tufite 3). Esse rivestono un'importanza enorme poiché fungono da markers stratigrafici che facilitano la localizzazione delle mineralizzazioni nel sottosuolo. Gli orizzonti mineralizzati sono quattro: il primo si addensa attorno alla tufite l, il secondo attorno alla tufite la, il terzo è situato 20-25 metri sotto la tufite 2 ed il quarto, mineralizzato a solfuri, è posto attorno alla tufite 2, nel "Metallifero" di tetto. Nel distretto sono presenti tre tipi di mineralizzazioni: l - mineralizzazioni in faglie: solitamente interessano ampie aree dei piani di raglia diretti N-S, che si estendono verticalmente rispetto alla stratificazione, ma presentano una potenza esigua, dell'ordine di alcuni decimetri; 2 - mineralizzazioni in “crevasse”: sono assai comuni nei calcari di letto, dove le acque circolanti hanno scavato cavità carsiche che successivamente sono state interessate dalle mineralizzazioni; 3 - mineralizzazioni stratoconcordanti: si tratta di deposizione di minerali lungo gli strati interessati da 11 disturbi 11 (piegamenti) o da faglie. I tre tipi di mineralizzazione qui sopramenzionati danno origine a corpi minerari il cui sviluppo in lunghezza può arrivare a qualche centinaio di metri mentre, in larghezza, a qualche decina di metri, con una potenza di alcuni metri. Tali corpi, localmente, vengono chiamati “ Colonne " . Si nota chiaramente un controllo tettonico delle mineralizzazioni da parte del set di faglie predominante; infatti le colonne presentano orientazione N-S. Il "minerale" (in senso minerario) è formato da sfalerite (blenda), galena, idrozincite, smithsonite ed emimorfite (calamine). I minerali di ganga presenti sono: calcite, barite e fluorite. Il "minerale" si trova sotto forma di strutture brecciate in cui può essere presente una matrice tipo black shales. Negli ultimi anni venivano estratte, nelle miniere facenti parte di entrambe le concessioni A.M.M.I., circa 750 t. di tout venant al giorno con tenore del 4,6% in Zn, dell'1,2% in Pb e 500 grammi di argento per tonnellata di galena, con un tenore massimo di 1000 grammi per tonnellata. Questi giacimenti, molto simili alle più estese manifestazioni piombo zincifere Nord Americane denominate “Mississippi Valley Type” (Joplin etc.), presentano una genesi dovuta a circolazione idrotermale. In parte, la deposizione del minerale è avvenuta durante la sedimentazione (genesi sinsedimentaria), in parte si è avuta una concentrazione epigenetica, con rimobilizzazione dei minerali e rideposizione durante il Terziario
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