Page 6 - 1991 N.3 MARZO
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voi... (Gv. 14,27). Io sono un mo con amore e per l'amore e hanno di che parlare, tutti presu- produttore di Pace, i Profeti mi conseguentemente considerasse i mono di conoscere la via d'usci- hanno chiamato il Principe della suoi simili come fratelli. L 'uomo ta, marce pacifiste durante le Pace, la capitale del mio Regno nella sua distorta concezione di quali, ad osservare il contegno Spirituale è Gerusalemme che si- avidità materialistica senza fede, della gente l'interesse per la pace gnifica Città della pace. La pace di avida competizione nell'im- o la paura della guerra non c'en- di questa qualità è insuperabile, possessarsi dei beni della terra, trano; spettacolo televisivo come anzi è l'unica vera e autentica che nel coltivare il suo egoismo crea se fosse una ricostruzione cine- non si presta a contraffazioni, è una corruzione senza antidoti es- matografica della guerra 1915- un brevetto non cedibile perché è sendo certo di non essere corrot- 18, cioè divertirsi con angoscia, fondata sull'amore e sulla giusti- to per cui perde in assoluto le con- competizione tra le emittenti su zia; quella vera autenticamente dizioni per non guarire. chi è stato più pronto a cogliere dichiarata e praticata anche fino Per guarire questi parossismi il primo sparo. Signore dona la alla morte in croce. Ecco perché vi è però una piccola cosa che tua pace». Gesù con tanto impegno ci met- sfugge all'uomo: la grazia so- te in guardia che la «sua pace» è prannaturale, l'intervento di Dio Alcune testimonianze perché ben diversa da quella che il mon- con la sua grazia. Nulla è impos- restino nella nostra memoria; co- do vende. sibile a Dio e Dio ama la nostra sa avverrà da quando abbiamo Donde viene la guerra? Dalla preghiera ed è felice di esaudirla. scritto queste note a quando ver- non accettazione del Vangelo di Dal versante del mondo viene in- ranno pubblicate non è dato sa- Gesù ed essenzialmente dal rifiu- vece un rifiuto sprezzante perché perlo. to di un Padre che ha creato l'uo- non crede in Dio ed allora tutti Mario Furia REGOLE ... REGOLE ... Un problema vecchio come il faticose è fondamentale per la proprio attraverso il dialogo che mondo, in realtà, se ci riflettiamo conquista della vera libertà e an- siano loro stessi a proporle e a un momento, l'importanza di fis- che della gioia. Quali norme al- fissarle, ne troveranno più dell'a- sare delle regole, è il punto di par- lora? quelle che hanno come dulto, starà però all'educatore tenza di qualsiasi intervento edu- obiettivi il rispetto di sé, degli al- usare modi amorevoli, ma fermi cativo. tri e dell'ambiente. Valori mora- perché essi imparino a rispettar- Perché ci viene così difficile li e cristiani ma anche a misura le anche quando non ne hanno proporre e far rispettare regole ai d'uomo. voglia. nostri ragazzi? Come proporle ai nostri bam- Se in tutte le agenzie educative, Perché noi stessi non ne avver- bini e ragazzi? famiglia, scuola, oratorio sport tiamo l'importanza, perché vi- Il permissivismo e l'autoritari- ecc. i nostri ragazzi ritroveranno viamo in un mondo dove tutto è smo sono quelli che sembre han- gli stessi obiettivi e gli stessi at- lecito e dove si tende a soddisfa- no suscitato interrogativi e pole- teggiamenti educativi utili a per- re bisogni immediati e fittizi sen- miche fra psicologi ed educatori, seguirli, avranno anche trovato za progetti per il futuro, creden- le due posizioni così nettamente un aiuto concreto per la conqui- do in questo modo di aver con- distanti non sono positive, si de- sta dell'autonomia e della vera li- quistato la libertà. ve cercare una posizione alterna- bertà. Eppure dovremmo sapere che tiva che abbia come obiettivo il non è libero colui che «può» sce- dialogo, lo scambio, la parteci- Quindi è il caso di dire: diamo- gliere, ma chi «è capace» di sce- pazione tra educatori ed educan- ci tutti una bella regolata. gliere in base a dei valori, pertan- do. to il rispetto delle norme se pure Allora dobbiamo fare in modo Epis Romeo 6
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