Page 4 - 1991 N.3 MARZO
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Guerra giusta, guerra inevitabile o guerra inutile, farla per realizzare la giustizia? Quell'Italia dei cortei, così sorda al senso comune. Pace: un nome equivoco. Perché i cristiani amano la pace Sicuramente la crisi del golfo è una volta, com'è molto probabi- ne in chiave cristiana del cosa si- un enigma complesso. C'è stata le, un Popolo subirà una decima- gnifichi «essere in guerra» più o una violazione palese del diritto zione per manie di grandezza di meno dichiarata. Alcune note ri- internazionale con l'occupazione un pugno di fanatici. Quindi la prese dai giornali italiani le ripro~ del Kuwait, non è però la prima «tempesta nel deserto» delle cer- poniamo ai nostri lettori. violazione di tale diritto nella sto- tezze che noi dichiariamo metto- Così scrive Luca Goldoni sul ria, non sempre si era reagito in no in crisi tutti, sia coloro che so- «Corriere della Sera». questa maniera. no pacifisti con le dichiarazioni, Per noi occidentali è difficile ma che in realtà sono in genere «Cari genitori dei piloti e dei capire a fondo i Nazionalismi del dei rivoluzionari ìn crisi di iden- marinai, a nome di tanti italiani Terzo Mondo e gli integralismi tità. voglio domandarvi perdono: lo musulmani che «assemblano» la Vi è poi il grande comanda- spettacolo offerto in diversi set- religione con la ragion di Stato. mento «non uccidere» che invo- tori della società italiana - a co- L'occidente non solo ha sba- ca un impegno che deve essere minciare da una folta frangia po- gliato a fornire armi di ogni tipo; imperativo per tutto il genere litica- non vi sarà di molto con- applicando il detto «guerre con umano non però solo per i morti forto. Il comandante dei tornado nessuno ed affari con tutti»; ma ammazzati in guerra. riassume lo sconcerto dei suoi ra- anche appoggiando gli elementi Anche l'etica ripudia la guerra gazzi: «Riusciamo a restare cal- peggiori del mondo arabo quali ma osservando con severità di mi, siamo qui per fare il mestie- gli emiri ricchi ed arroganti a sca- giudizio i comportamenti dell'u- re che abbiamo scelto, ma negli pito delle masse diseredate, quin- manità si osservano autogiustifi- ultimi giorni non abbiamo avuto di responsabilità enormi da par- cazioni e che paradossalmente si un momento di tregua». E non te nostra e gli errori si pagano dichiarano guerre in nome della dagli iracheni beninteso, bensì sempre. La guerra è scoppiata ed pace. O ancora, a quella del si- dalle interviste a interrogatorio è irrealistico, oltre che dannoso lenzio sull'ingiustizia in nome di oppure l'eco delle ostilità nella proporre la sospensione unilate- una pace che rasenta l'omertà. cosiddetta patria lontana. In que- rale come chiedono i movimenti Questi sono sintomi di un degra- sto paese in cui tutti si ritengono pacifisti. Sicuramente ragioni do morale, etico e politico che an- commissari della nazionale, economiche e politiche convivo- che gridando «viva la pace» non adesso si stanno moltiplicando no in questa vicenda come in tan- ci assolvono di certo dall'essere gli strateghi che montano il «Pro- te altre. troppe volte molto più disponi- cesso del lunedì» in chiave della I fantasmi e le certezze di Sta- bili nei fatti e con i comporta- guerra del golfo. lin - Hitler - Franco e Mussolini menti alla guerra. Come non dire di quegli italia- si ripropongono con Saddam È opportuno pertanto che un ni instupiditi come polli di batte- Hussein; la storia dirà se ancora po' tutti si faccia una meditazio- ria che hanno vuotato i super- 4
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