Page 5 - 1986 N.6-7 GIUGNO, LUGLIO
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del ragazzo durante l'esperienza scolastica è stato I' argomento che ha guidato gli interventi di due operatori della scuola (presi- de della media e capogruppo del- le elementari) e di un operatore delle parrocchie (sacerdote) della Val del Riso. I cambiamenti in- trodotti dalla nuova normativa, gli obiettivi di un insegnamento religioso nella scuola, la riquali- ficazione di tale insegnamento sia nei contenuti sia negli opera- tori, l'identità di questo insegna- mento e il collegamento con le altre materie in forma interdisci- plinare ... sono stati alcuni aspet- ti sottolineati dai vari interventi. I genitori hanno raccolto il m o periodo dell 'anno scolastico problemi e proposte e per inserir- materiale degli incontri, lo han- già pieno di attività programma- le organicamente in una attività no fatto pervenire a tutti perché te da tempo. educativa. è indubbio che la crescita avviene Si sente quindi, sempre più la Deve entrare nel modo di pen- attraverso la circolazione delle necessità di una collaborazione, idee la lettura e la riflessione sare di tutti che il «protagoni- ' un collegamento, un confronto smo» fa parte di ogni momento personale. tra genitori, le forze sociali, e gli della vita e deve quindi permeare Ancora una volta l'impossibi- operatori dei tre gradi di scuola, ogni iniziativa. lità a realizzare le numerose pro- che siano il più possibile conti- Da sfatare è poi la convinzione poste che da più parti piovevano nuativi, presenti soprattutto in che solo l'ambiente scolastico sia negli incontri preliminari rivela i fase di programmazione annuale idoneo per lo svolgimento delle limiti inevitabili di una iniziativa (settembre), che è il momento più svariate iniziative. che arriva e si inserisce nell'ulti- più adatto per cogliere esigenze, È vero che a scuola i bambini si trovano (obbligatoriamente) insieme, ma è pure vero che essi ci sono anche dopo la scuola e indipendentemente da essa e quindi è necessario trovare possi- bilità alternative di incontro. Gestire fianco a fianco l'azio- ne educativa può aiutare a chia- rire gli ambiti di intervento valo- rizzando il contributo che ognu- no può offrire. T utti devono essere coinvolti e nessuno, si dichiari di aver acuo- re la crescita dei ragazzi, può permettersi di subi re o alla me- glio accettare passivamente ciò che viene proposto . 5
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