Page 6 - BOLLETTINO_Aprile 2014
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INCONTRO CON IL VESCOVO FRANCESCO E GLI OPERATORI LITURGICI Mercoledì 15 febbraio, capitanato da don Giambi e don Alex, un bel gruppo di persone della Val del Riso ha raggiunto Clusone per l’incon- tro tra il nostro Vescovo Francesco e gli operatori liturgici del Vicariato (let- tori, sacristi, cantori…). L’avvio è stato in una Chiesa del Pa- radiso stracolma di gente; quattro o cinque corali, compresa quella di Gor- no, hanno dato maggior risalto alla ce- lebrazione, ma soprattutto la presenza del Vescovo, con tutti i presbiteri della zona, hanno fatto sentire vivo in noi l’essere Chiesa. Alcuni presenti all’incontro posano con il Vescovo Francesco E’ seguita una cena per tutti presso l’oratorio di Clu- sone, occasione per uno scambio interparrocchiale, e l’esecuzione di quella melodia non è una semplice poi l’incontro col Vescovo nel teatro Tomasini. ripetizione, ma si trasforma in evento. Evento che è Qui le parole del vescovo Francesco hanno scaldato il qualcosa di unico, qualcosa di nuovo e irripetibile, cuore dei presenti. come ogni celebrazione. Ha mostrato ancora una volta la necessità di porre C’è stato poi l’invito a sentirsi tutti uniti in questo Cri- Cristo al centro, in particolare parlando di liturgia, sto e a superare le diffdenze che a volte nascono an- sottolineando la necessità di non confondere le litur- che fra gruppi impegnati per il servizio in parrocchia. gie con le cerimonie, la liturgia infatti non è una ce- Con una bella storiella su un gallo che cantava pen- rimonia che si ripete ogni volta tale e quale, ma è la sando fosse il suo canto a far sorgere il sole e che inf- celebrazione di un evento, e l’evento è una persona, è ne capisce di non essere lui il protagonista, ma sceglie proprio Gesù Cristo. di continuare a cantare per lodare il sole che nasce, Per meglio far comprendere questo signifcato di litur- il vescovo Francesco ha ricordato a tutti gli operato- gia il Vescovo, da buon musicista qual è, si è ispirato ri liturgici che quanto fanno deve essere sempre con proprio alla musica paragonando la liturgia allo spar- Cristo protagonista. tito musicale. Pur essendo le note sempre le stesse, Il lavoro degli operatori liturgici, di conseguenza, non la musica che viene suonata risulta invece un evento diventerà una ripetizione di gesti o un’esibizione, ma sempre nuovo. L’autore la scrive e la suona, dopo di un prezioso servizio e fonte di ricchezza per tutta la lui altri suonano la stessa partitura, ma ogni volta Chiesa. 6
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