Page 11 - BOLLETTINO_Aprile 2014
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zona di lavoro e viceversa avveni- Durante la prigionia nei campi di Si, sono passati ormai settant’anni, va sotto strettissima sorveglianza concentramento di Kahla i nostri ma storie come queste andrebbero di unità di Polizia Tedesca. Data la minatori ebbero l’occasione d’in- sempre raccontate, perché devo- scarsa nutrizione e le cattive con- contrare un altro deportato, gorne- no essere strappate all’oblio. E lo dizioni ambientali e di vitto molti se non di nascita ma d’adozione, si può fare solo in questo modo: dei miei compagni persero la vita. Consoli Ulderico, che purtroppo vi raccogliendo le testimonianze, cu- Ad avvalorare questa mia dichia- perse la vita. stodendole con cura e facendole razione, se richiesto, posso fornire conoscere a più gente possibile, in le testimonianze dei miei compa- Quanto scritto trova riscontro an- modo che più nessuno possa dire gni che hanno con me condiviso che in quanto riferito dal deportato come allora “Io non sapevo”. questa prigionia e che tuttora vi- Calegari Pierino, recentemente vono nel mio paese”. scomparso. Se parenti dei deportati della no- stra valle volessero richiedere una Tutti i deportati gornesi ritornaro- Oltre ai minatori deportati, in que- medaglia di riconoscimento, spet- no alle loro famiglie, tant’è vero gli anni altri giovani della nostra tante agli ex prigionieri nei campi, che fecero realizzare un “ex voto”, valle vennero tenuti prigionieri in possono rivolgersi all’associazio- tuttora conservato al santuario del campi di concentramento tedeschi. ne “Le offcine del Grem 1.0”, che S.S. Crocifsso; il quadro ripor- Si ricordano: Gibellini Mosè (clas- provvederà a predisporre ed av- ta questa iscrizione: “Dalla dura se 1922) nel campo di Ammer, viare le pratiche necessarie. Dopo prigionia tedesca tra immensi pe- Serturini Mario Antonio (1924) i riconoscimenti si potrebbero poi ricoli liberati e condotti in patria a Buchenwald, Guerinoni Gio- ricordare insieme tutti i deporta- questi giovani di Gorno sciolsero vanni Angelo (1922) e Corlazzoli ti in una cerimonia in occasione al divin Crocifsso l’espressione Benvenuto (1915) ad Amburgo, della giornata della memoria, il 27 devota della loro eterna ricono- Guerinoni Emilio Mario (1916) a gennaio del prossimo anno. scenza”. Ma quante volte durante Ermestein, tutti di Gorno e Borlini la prigionia le loro mamme e so- Giuseppe (classe 1923) di Chigno- Involontariamente potrebbero es- relle si erano recate a piedi scalzi lo d’Oneta a cui venne minacciato sere stati omessi alcuni nominativi al “Crocifsso”, invocando l’aiuto l’incendio della casa qualora non di deportati; qualora i parenti ne del Signore per la loro liberazione. si fosse consegnato ai tedeschi. fossero a conoscenza li invitiamo, Anche tutti i deportati di Oneta fe- se lo desiderano, a comunicarcelo. cero ritorno alle loro case. Perché raccontare queste vicende? A cura di Amerigo Baccanelli e Italo Serturini Nell’immagine la parte esterna dell’impianto di Kahla; dietro l’altura di Walpersberg che ospitava le gallerie. 11
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