Page 10 - BOLLETTINO_Aprile 2014
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MINATORI DELLA VALLE DEL RISO DEPORTATI IN GERMANIA L’11 aprile 1944 a Campello in una Gli altri minatori invece vennero imbocchi sarebbero stati fatti sal- retata da parte dei tedeschi molti tutti deportati nei campi di lavoro tare. L’incarico venne dato a un minatori gornesi e onetesi venne- di Kahla, una cittadina della Turin- maggiore della Luftwaffe, Georg ro caricati su un camion e portati gia, e messi a lavorare in un im- Poltzer, il quale però non eseguì fno alla stazione ferroviaria di pianto industriale ospitato in gran l’ordine, probabilmente per un Ponte Nossa; da qui con il treno parte in gallerie sotterranee sca- freddo calcolo. Le truppe america- furono deportati in Germania. A vate sotto l’altura di Walpersberg, ne erano già vicine, la guerra era quell’epoca le miniere erano gesti- in vecchie miniere di sabbia per ormai persa, e di questo grave cri- te dalla S.A. Nichelio e Metalli - porcellana, dove dall’aprile 1944 mine avrebbe dovuto rispondere a Gruppo di Gorno, facente parte del vennero realizzati i primi aerei a un tribunale alleato. gruppo A.M.M.I. reazione Messerschmitt Me 262. Giusto un anno dopo che i nostri I minatori di Gorno deportati in La maggior parte dei deportati “ra- minatori erano stati “rastrellati”, quell’occasione (salvo omissione strellati” a Campello furono asse- l’11 aprile 1945 i tedeschi evacua- involontaria) furono: Cabrini Mar- gnati al campo di Rosengarten. rono i campi. I prigionieri venne- tino (classe 1923), Cabrini Giulio I campi di lavoro di Kahla erano ro fatti marciare per giorni e notti (1925), Cabrini Palmino (1925), dieci ed erano distinti in “costrut- senza una meta apparente, sotto la Calegari Giulio (1920), Cine- tivi” e “ produttivi”. Le condizioni sorveglianza armata della milizia si Pietro (1925), Calegari Pieri- di vita erano peggiori nei campi popolare nazista con cani poliziot- no (1923), Gibellini Gino (1925), “costruttivi” ove erano internati i to. Nel frattempo tra il l2 ed il 13 Gibellini Luigi (1926), Gibellini nostri minatori, impiegati nella co- aprile l’intera zona di Kahla era ca- Pierino (1924), Grassenis Mauri- struzione di gallerie. Sino al termi- duta in mani Alleate. Una mattina zio (1923), Guerinoni Sperandio ne della guerra ne sarebbero state al risveglio i prigionieri non trova- (1925), Maringoni Lino (1924), scavate 75 e per uno sviluppo di 32 rono più le guardie, erano stati ab- Perani Alberto (1925), Poli Stefa- chilometri e una superfcie di circa bandonati. Ben presto però incon- no (1924), Quistini Emilio (1923) 10.000 metri. Nei campi “produtti- trarono delle truppe americane. Il Quistini Pietro (1925), Quistini vi”, ove erano internati gli operai ritorno a casa dei nostri deportati Pietro (1926), Quistini Sperandio che costruivano gli aerei, la vita avvenne poi in tempi diversi: chi a (1925), Serturini Giovanni Pie- era un po’ meno grama. giugno, chi a luglio ed agosto del tro (1924), Varischetti Giacomo 1945. (1925), Varischetti Pietro Giusep- Nei campi di Kahla lavoravano pe (1916) e Zanotti Emilio (1921); 15.000 circa persone e le morti per Grassenis Maurizio nel 1987 ha quelli di Oneta furono: Epis Giaco- stenti, fame (il pane era composto lasciato una testimonianza che si mo (classe 1923), Pizzamiglio Ga- di segale e segatura di pioppo) e riporta integralmente: briele (1924), Poli Ettore (1923), maltrattamenti furono 6.000 circa. “Il sottoscritto Grassenis Mauri- Rodigari Giovanni (1923) e Bor- Gli internati dovevano compiere zio nato il 14.9.1923 a Oneta, re- sari Giuseppe (1921), di Chignolo tutte le mattine un tragitto a piedi sidente a Gorno in via Lungo Riso, d’Oneta). di 6 km per arrivare sul posto di la- dichiara di essere stato deporta- voro, che iniziava alle sei e durava to civile in Germania e internato Qualcuno però riuscì a fuggire. sino a dodici ore; ogni tre o quattro nel campo di concentramento di Quando l’autocarro giunse alla ore avevano pochi minuti per man- Kahla, Turingia. La partenza av- curva a gomito prima dell’abitato giare un tozzo di pane ed alla sera venne in data 11 aprile 1944. La di Fondo Ripa, dove c’è la santel- ritornavano nelle camerate stanchi prigionia ha avuto la durata di 16 la “Regolini” ed inizia il sentiero ed affamati. Ma questo era nulla in mesi. Durante la suddetta prigio- che porta alla chiesa parrocchiale, confronto alla violenza dei sorve- nia sono stato costretto a svolgere alcuni minatori riuscirono a scen- glianti. un’attività lavorativa giornaliera dere e rimasero sdraiati per terra. di 11 ore per la costruzione sot- Non appena il camion scomparve Nel marzo 1945, nell’imminenza terranea di uno stabilimento. Di- oltre le case risalirono lungo il sen- dell’arrivo degli Alleati, per gli chiaro inoltre che l’alimentazione tiero verso la parrocchiale, quindi operai di Kahla fu emessa una sen- era insuffciente e il trasferimento si dispersero andando a rifugiarsi tenza di morte. Dovevano essere giornaliero di noi prigionieri dal in luoghi diversi. portati tutti nelle gallerie, poi gli campo di concentramento alla 10
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