Page 11 - 1995 N.9 OTTOBRE 1995
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lora mi è spontaneo ridire le stesse parole senza temere di essere esa- IL SALUTO DI DON VINCENZO gerato perché rendere lode a Dio per il bene ricevuto e potermi sen- tire in cammino accanto a Lui non è poco e fa esultare di gioia. Il Si- Un saluto che si fa gnore a noi peccatori fa sì scherzi, incontrocontuttivoie ma li fa bene e per il nostro bene, in particolare con le quando chiama prende sul serio e comunità di Oneta e direi che vuol prendere tutto di Cantoni d'Oneta a noi, non solo qualcosa: e questo cui il Vescovo mi ha per ricrearci di Grazia, di doni, di inviato. Unsalutoche Sé. N o n lo fa per scherzare con vorrei per ciascuno, noi, per farsi padrone di noi, per ai bambini, ai giova- farci sentire arrivati, ma per farci ni, agli adulti, ai sof- gustare i suoi sentieri e farci sen- ferenti, alle persone tire con Lui una cosa sola, unica e sole, alle famiglie, ai irripetibile, grandi e pur sempre in lontani, agli indiffe- crescita. renti a coloro che ac- Ci fa accettare con semplicità e colgono il sacerdote e acoloroche lo respin- stupore il presente e guardare con serenità e speranza al futuro, pro- gono. prio come il Vangelo dice, senza Mi rivolgo a voi sgravarci da responsabilità, anzi quasi in un colloquio diretto; vorrei chia- addossandocene eccome ... ! Ad ogni giorno dà una croce, quella di marvi fin d'ora Cristo, perché questo è stato ed è il amici miei, mosso Suo modo di essere, di vivere an- dalla speranza di stabilire una imme- cora oggi con noi. Questo è da diata intesa, una mettere a fuoco come la realtà più comprensione reci- quotidiana, più bella e più dram- proca, una corn- matica della nostra vita, miste- Oltre il Colle - Giugno 95. Don Vincenzo festeg- spondenza di pen- riosa e perciò seducente, da non sieri e affetti. giato dai suoi concittadini. fingere e non fuggire. Proprio que- Vengo in mezzo a sta croce è la sorgente del mio voi senza fare tanti chilometri e con il compito di fasciarci disarmare. cammino verso il sacerdozio; è il un passo che è simile al vostro viste Il nostro impegno sarà sempre cominciare a prenderla in conside- le radici comuni che hanno attinto una prova d'amore da combattere razione guardandola, portandola, da culture e tradizioni montanare, sempre e prima di tutto sul terreno scoprendovi un Uomo crocifisso, contadine e minerarie. della preghiera. ogni uomo, e allora cominciare a Vengo con l'entusiasmo del Di una cosa sono certo, arrivo stupirsi e a servirla. La croce che prete novello che presume di sa- sapendo che una comunità mi at- trafigge i cuori dell'uomo, nella pere ma non conosce in profon- tende per una prova d'amore da fede apre al mistero di Cristo che dità, vengo in punta di piedi per la costruire ogni giorno sapendo che non si limita a una reale soffe- paura di cominciare subito a infa- qualcuno prima di me l'ha vissuta renza, ma sconfina nei misteri stidire, arrivo senza sapere che guidata e ora condotta a me come della pace e della gioia a cui anche fare perché comprendo di non es- frutto e dono dello Spirito e allora noi dobbiamo risorgere. Questa è serci mai stato. nulla temere ... ma solo ringra- l'esperienza che mi fa iniziare e fi- Ma come essere con e per cia- ziare. nire ogni giornata con il segno scuno di voi sul modello di Cristo? Sono solo pensieri detti ad alta della croce, e con questa fonte di Sarà un compito affascinante voce, nel proposito di aiutarci a ogni grazia mi sento cristiano, or- ma anche arduo e imprevedibile, sperare e dare un senso a questa mai prete, e per questo benedico il insieme sconfineremo nei misteri esistenza. Nulla più e sarebbe già Signore. di Dio e dell'uomo senza sentirei tanto se ci provassimo. invasori ma accolti dalla sua ve- (tratto da: ALERE Maggio 95) rità, radicalità e tenerezza, e a noi Don Vincenzo Valle 13
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