Page 3 - N.129 DICEMBRE 2008
P. 3
Atag1.ni, 1\tag'lni, Btt01l Natale! n r noi cristiani, per la nostra società, per tante parti del mondo, è Natale: per un giorno r è illusione o davvero passa oggi sulla terra l'evidenza di Dio? Sul mondo minacciato di caos, da una crisi che si prospetta nera, affidato al fragile go- erno delle nostre mani scende l'amore a rallegrare il cuore di tutti gli uomini sensibili all'amore e di buona volontà. Il bambino Gesù viene da neonato. Depone i valori della po- tenza. È un Dio debole e umile, ha solo la forza dell'amore. La sua povertà si lascia toccare, come la sua carne. Il bambino non parla ancora, ma il Suo corpo parla già e dice le stesse cose che dirà da grande quando combatterà le false grandezze, le vanità, i poteri, i vecchi culti deiforti e guiderà a salvezza le nostre anime. Gesù è nato e cresce in unajamiglia, ci insegna a nascere sempre in un modo nuovo. Lo fa Lui con l'incarnazione ma poi nel batte- simo, nella morte e risurrezione. Lo fa oggi in ciascuno di noi se ci sentiamo figli, famiglia, comunità di Dio. Impariamo a cogliere le cose profonde che Dio, ora da bambino, nel silen- zio e nel nascondimento non spiega, non proclama, non obbliga ma semplicemente vive. Oc- corre saper ascoltare: girano molte voci attorno a questa nascita, girano in libertà tra gli an- geli, Maria e Giuseppe, le creature, il bue e l'asinello, tra alcune persone povere e piene di speranza, tra i mascalzoni e i sapienti. Occorre imparare ad ascoltare per cogliere e per cre- dere. Le voci vengono da lontano: già dai profeti e da tanti uomini giusti anche di oggi che attendono questo bambino e nasce secondo le Scritture. Dio non ha mai smesso, non smette mai di parlarci delicatamente di Lui perché ha tanto amore per noi e non si pentirà mai di avercifatto nascere. Il parroco ·* . .. . .... .. . . ~-.. .. .. . . .. . . .. • . . .. .. . .. .. .. .• .. . .. .. 3
   1   2   3   4   5   6   7   8