Page 3 - N.113 DICEMBRE 2004
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Quando Gesù nasceva veramente in una stalla ... NELLA NOTTE UNA LUCE ai come di questi tempi è utile ri- pore e la meraviglia di fronte al Natale, ella notte si accende nascosta- MpartiredallaPasqua per ricordare gli occhi lucidi di commozione quando N mente una grande luce. Na- il Natale, l'invito accorato che i due di- ricordano i doni ricevuti, poveri ma tan- scostamente, perché quella luce scepoli di Emmaus la sera stessa del to desiderati: una bambola (molte volte non scaccialanotte; e i più non la ve- giorno di Resurrezione rivolsero al fatta in casa), un piccolo carretto di le- dono. La vedono solo coloro che viandante che si era ad essi unito lungo gno in cui trasportare come i grandi l'aspettavano: gli uomini che non si il cammino: "Rimani con noi Signore qualche "schinel", un paio di mandarini sono lasciati abbagliare dalle appa- perché si fa sera". e qualche noce o castagna. Questi erano riscenti fragili promesse che di Tra le ombre del giorno in declino i doni capaci di illuminare (anche dopo giorno altri uomini hanno loro pro- (guerre, carestie, violenze di ogni ge- molti decenni) gli sguardi di quei bam- posto, alcuni poveri di Dio: Maria, nere) e l'oscurità che incombe nell' ani- bini; inutiledirechenon si scrivevalafa- Giuseppe, i pastori. Dobbiamo, al- m o, quel viandante era un raggio di lu- tidica "letterina a Gesù Bambino" (che meno per un attimo di grazia, non ce che risvegliava la speranza. oggi ha più il sapore di una lista della !asciarci travolgere dalle nostre La speranza che la comunità cristia- spesa), in alcune parrocchie la sera del- preoccupazioni e seguire la Parola na vede in un bambino che nasce 2004 la vigilia si andava alla messa della no- che ci porta al Bambino. Il Bambi- anni fa a Betlemme. Nella Palestina di vena dove i bambini in no è il figlio quel tempo il crudele Erode ordinò di una sorta di filo diretto della promes- uccidere tutti i bambini al di sotto dei esprimevano i loro desi- sa. Che sia lui due anni, oggi vediamo in diretta tele- deri, una volta tornati a celo assicurala visiva lo scempio di bimbi nella scuola casa depositavano la Parola di Dio: di Beslan. Fu costretto a fuggire con i scarpa in cui sarebbero nasce «secon- genitori in Egitto, oggi sempre in dire t- poi stati posti i doni e ac- do le Scrittu- ta televisiva, assistiamo agli sbarchi di canto un piatti no con pa- re»; e il segno clandestini sulle coste italiane. ne e un po' di acqua per indicato dal Abbiamo posto ad esempio vicende rifocillare Gesù Bambi- profeta è «Ci è che riconosciamo possano esistere nel no, senza dimenticare statodatounfi- mondo in cui viviamo oggi, mondo se- l'asinello aiutante a cui glio». Ma per- colarizzato, che potentemente e con veniva riservato del fie- ché il figlio che ogni mezzo cerca di cancellare Cristo no. C'era in quei piccoli noi aspettava- dalla storia. Quale posto riserviamo a gesti una compostezza e una caritàoooi mo in cima ai nostri desideri arriva òb Gesù che nasce? Secondo i Vangeli ha del tutto dimenticata, ringraziamento, invece nella povertà del mondo? sceltodinasceretrai poveri,in unagrot- attenzione per i bisogni dell'altro, Tutto il meraviglioso splendore del ta, quasi un ingresso in scena in sordina umiltà nell'offrire semplicemente pane cielo lassù tocca e sposa l'estrema per Lui che è stato il protagonista in as- ed acqua; era anche un gesto educativo povertà quaggiù. Il Bambino- soluto della storia dell'umanità; Lui molto importante, non si chiede prima l'onnipotente-prende tutto. «Ci è che ha saputo riscattare adultere, ladri, di ringraziare e dare qualche cosa in nato. Ci è dato». L'immenso regalo prostitute, che ha dato un senso alla no- cambio, niente è scontato o dovuto. che il Bambino porta con sé è per stra vita e alla nostra morte. Rinasce Il N a tale è il dono che Dio fa a noi, ol- noi: il Figlio di Dio ha abbracciato ogni giorno, nella speranza, in un sorri- tre al dono della vita e del mondo ci do- tutto il mondo, e la gioia ci scoppia na anche Suo figlio, non per farne uno dentro. Tutti coloro che nel mondo so, nelle scene di dolore a cui ormai ci strumento di divisione o di discussione si decidono a credere, a passare siamo assuefatti, negli occhi di chi mol- ma per farne uno strumento di pace, a dali' empietà alla fedeltà a Cristo, to ha sofferto e ha fatto della sua soffe- partire dalle nostre famiglie dove non ormai appartengono al «popolo pu- renza una preghiera. Ma sempre rina- c'è più posto ormai per la preghiera e ro che gli appartiene». Ovviamente sce, sopravvissuto agli anni del "Dio sempre più raramente si offre cibo e ac- non potremmo essere sicuri di que- non c'è" e alle guerre "nel Suo nome", qua al pellegrino che bussa alla nostra stanotiziainimmaginabilesefossi- nellamemoriadichimoltoha vissuto il porta. Riprendiamo allora le antiche mosostenutisolodall'immaginedi Natale ha ancora oggi il sapore che solo tradizioni, chiediamo ai nostri nonni di ciò che successe quella notte. In i bambini e i cuori semplici sanno con- guidarci in questa riscoperta della ca- realtà il nostro sguardo corre alla servare, un sapore fatto di poche cose e rità e della semplicità per gustare la ve- croce, là dove si rivela in maniera appunto perché poche così preziose da ra gioia del Natale che è speranza, lo sconvolgenteildonodiDiopernoi. passare indenni attraverso gli anni. spirito del Natale che è pace, l'essenza Natale è solo l'inizio di ciò che si Anche il N a tale ha una storia, la sto- del N a tale che è amore. compirà sulla croce, nella Pasqua. ria delle persone che hanno voluto con- dividere i loro ricordi con noi, nonni an- Roggerini Enrico, Buon N a tale nel Signore cora bambini dentro con intatto lo stu- Poli Margherita 3
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