Page 8 - 1995 N.4 APRILE
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bini e le nevi, una croce votiva INNO ALL'ALBEN stende le braccia in segno di pro- tezione, mentre le mandrie del be- stiame all'addiaccio, rompono in questi giorni il silenzio col melan- Gli abitanti della Valle del Riso lo si ricorda volentieri; articolo dal conico, monotono, cadenzato tin- sono «orgogliosi» di avere tra i titolo «Ombre e luci in Val del Riso» nio dei campani e con qualche monti che li circonda il massiccio non limitato al monte stesso ma ai rado muggito che si sperde in dell' Alben; una montagna che con paesi di Gorno ed Oneta ed alle mi- echi, dileguantisi tra i dirupi. le sue rocce superbe e dolomitiche niere i vi esistenti. Così l'Alben, gigante fiero non domina tutta la vallata. Salendo da Bergamo attraverso mai domo, veglia in silenzio la Prima del collegamento della la Valle Seriana e giungendo al bi- valle che si stacca ai suoi piedi e strada Prealpina Orobica con il vio per la Valle del Riso l'autore si dilata, si insinua, si allunga, si Colle di Zambia (fine anni '60) al- descrive la parete orientale del restringe per poi sboccare nella meno per chi vi saliva da Gorno e monte Alben: è quasi un inno ele- Val Seriana, come figlia che aneli Oneta era quasi un'avventura; par- vato alla montagna che riportiamo a ricongiungersi alla madre» tendo infatti a piedi alle quattro integralmente: Verrebbe la tentazione, sosti- del mattino si arrivava in vetta (m. «Nell'azzurro diffuso del cielo, tuendo una parola ad una vecchia 20 19) verso le dieci. l'Alben, il vecchio Alben, si erge preghiera affermare: Al giorno d'oggi usando l'auto maestoso, solenne, imponente fino al Colle di Zambia (precisa- colle sulle pareti rocciose, striate, « ... ovunque lo sguardo io giro mente fino alla Villa Benvenuti) in ferrigne, lungo le quali solo negli l 'Albe n immenso io vedo ... » poco più o poco meno di due ore si anfratti dove tenue l'ombra s'al- ed è vero perché la parete orien- può raggiungere la cima. lunga, un manto erboso si di- tale la si può ammirare non solo Non sappiamo chi furono i primi stende addolcendo ogni angolo, dalla Valle del Riso e paesi limi- «avventurieri» che vi salirono; si sa ammorbidendo ogni linea. trofi ma anche da altre località di sicuro che la prima salita in verna- Oggi il monte ha smesso il come dalla Val Gandino o dalla le nel versante occidentale avvenne broncio, ha sciolto i veli delle neb- piana di Clusone ed oltre come da nel1877 e che la prima traversata in- bie che avvolgevano la cima e in Castione della Presolana. vernale Zambia/Vertova in Val Se- una letizia di luce e di colori, essa La montagna richiama la mon- rianarisaleal1882. si delinea con le guglie, le crode, i tagna. Si è scritto tanto e bene dell'Al- picchi, i pinnacoli numerosi che la Grazie Alben di dominarci ben. profilano bizzarra, capricciosa, dall'alto con la tua millenaria Un articolo comparso sulla rivi- seducente, ma non sempre docile «saggezza»; una saggezza che in- sta Arte Nostra nel mese di Agosto ad ogni piede incauto. Alta, nello vita ad elevare una preghiera ed un del1932afirmadiAmletoBattaglia sfidare le tormente ed i geli, i tur- ringraziamento a Dio, creatore di simile bellezza. La montagna può avvicinare a Dio, come ricorda una poesia: « ... prosegui la tua strada e và con fede: la montagna ti salva e t'avvicina al purissimo cielo il nostro Dio ... » Ricordiamocelo; allora ogni passo della nostra ascesa potrà es- sere sempre lieto e sicuro perché avremo come compagno di viag- gio un grande Amico; un Amico sincero che ci saprà proteggere ed aiutare non solo nelle salite in montagna ma anche durante tutto il cammino della nostra vita. Il massiccio dell'Alben si rispecchia in una pozza sull'alpeggio del Monte Gr e m. Amerigo Baccanelli 8
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