Page 6 - N172 OTTOBRE019
P. 6
Il primo brano è la toccante omelia tenuta da Fra Adria- loro da mangiare”.Annuncia la salvezza a questo mon- no Moraschini do che spesso si perde, ma che ha bisogno di speranza. “Sta curt, parla poc”, la nostra è gente di poche parole. Rappresenta una Chiesa luogo di misericordia gratuita, E’ la consegna di fra Davide, a cui non prometto di riu- dove tutti possano sentirsi accolti e incoraggiati a vivere scire ad attenermi. Ci proverò. la vita buona del vangelo. Quel vangelo che, per primo, ha cambiato te. Lasciati commuovere dalla Parola, falla 1. Non so quale sensazione abbiate avuto voi ascol- diventare carne nella tua vita concreta. Accetta di essere tando il vangelo di questa domenica, le parole di Gesù ai ferito da quella Parola che ferirà gli altri. La gente prefe- 72 discepoli. Vi posso dire la sensazione che ho provato risce ascoltare i testimoni, più che i maestri. io: il vangelo per le strade, per le case, a cielo aperto. Un vangelo vicino alla gente, un annuncio semplice che ve- 2. E torno al brano di oggi. Gesù ci insegna, in que- niva dal cuore e andava al cuore. Lo spazio dell’annun- sto manuale dell’evangelizzazione, anche lo sguardo con cio, secondo Gesù, è quello della normalità della strada, cui andare per le strade, entrare nelle case. E’ uno sguar- della casa. Andate per le strade, camminate con la gente, do che nasce dalla preghiera: “Pregate il padrone della osservate i volti. Entrate nelle case mangiando e bevendo messe...”. E” il tuo primo ministero. E” lui, pregato e ce- di quello che hanno, accettando la bellezza dell’ospitare lebrato, il motore del nostro spendersi per il Regno. Sii e dell’ospitarsi. Mi pare di vedere qui quella “chiesa in uomo capace di dare del “Tu a Dio”. Non fdarti di te: il uscita” che tanto sta a cuore a papa Francesco. E” il suo tempo corrode anche le cose più belle e quello che oggi sogno: “Preferisco una chiesa accidentata, ferita e sporca ti sembra oro, l’abitudine, la stanchezza, le delusioni, la per essere uscita per le strade, piuttosto che una chie- fatica, lo rende opaco. Come per ogni vocazione, anche sa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi tu attraverserai momenti diffcili. Allora la preghiera ti alle proprie sicurezze. E’ il primo augurio per te, Davide: aiuterà a ritornare a quell’amore di un tempo che ha cat- ama la strada di tutti i giorni, il luogo in cui cammini con turato il tuo cuore, a quella seduzione patita agli inizi. tutti. E ascolta il cuore della gente. Sta accanto con tutta Sarà il tempo delle braccia alzate, perché il cuore raffred- l’umanità possibile a chi soffre. Gioisci per la luce di una dato e la vita tiepida riprenda vigore, come brace che, nascita, di uno sposalizio. Condividi i dubbi e le paure liberata dalla cenere, torna alla famma. Quanto bene ti di chi vacilla nella fede, senza urlare una fede che anche farà, lo ha fatto anche a noi vecchi, permettere ch’Egli per te è più mistero che certezza. Non usare parole come tomi a toccare la tua esistenza, per gettarti di nuovo con clave, tono arrogante da giudice incorrotto, per non dare maturo entusiasmo nell’annuncio dell’amore di Gesù. fato alla logica dell’esclusione invece dell’accoglienza, Questo la gente chiede a noi e, oggi, a te: fateci vedere per non chiudere le braccia di Gesù che è vissuto dila- un po’ di luce, almeno voi, uomini di Dio! La luce di cui tandole fno alla croce. Lasciati santamente inquietare, ti abbiamo bisogno è di riconoscere in voi un rifesso della direbbe ancora papa Francesco, da tanti nostri fratelli e gioia di Dio. sorelle che vivono senza la forza, la luce e la consolazio- 3. Continua il vangelo: “In qualunque casa entriate, ne dell’amicizia con Gesù. Guarda fuori: c’è una moltitu- prima dite: pace a questa casa e la pace, la pace del cuore, dine affamata e Gesù ripete senza sosta: “voi stessi date è il canto di chi si è lasciato riconciliare con Dio. “Dio 6
   1   2   3   4   5   6   7   8   9   10   11