Page 8 - 1986 N.10 OTTOBRE
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È altrettanto vero però che i il problema della sopravvivenza perta della flora e della fauna lo- mali lamentati sono comuni a con il cercarci il posto di lavoro, cali nella loro varietà e comple- tante altre località di turismo mi- ma è altrettanto evidente che il tezza. nore come il nostro. turismo un vantaggio economico Possono inoltre godere di Questo non ci consola, anzi, lo procura alle nostre Comunità. tranquillità, aria e acqua pulite, siamo comunque consapevoli e Quindi, anche se convinti che piccoli tesori che le località di vil- convinti di dover fare il possibi- la mancanza di ospitalità da par- leggiatura rinomate ed estrema- le, nonostante le difficoltà, per te di alcuno, non possa conside- mente affollate non possono di migliorare il nostro ambiente rarsi un fatto comune, sforzia- certo offrire. fornendolo di strutture più ido- moci di essere di mentalità aper- Per concludere, a coloro che ci nee anche in funzione del turi- ta nei riguardi del turismo, anche accusano di essere poco ospitali, smo. in funzione delle esperienze che e magari con un po' di presun- Con quale mentalità noi resi- ciascuno di noi può fare quando zione dicono di garantirci la so- denti accogliamo i villeggianti? si reca in vacanza. pravvivenza con la loro presen- Se è quella, per fare un esem- Un invito, anche, ai villeggian- za, vorremmo rivolgere un altro pio, del «Milanes maia arie» si- ti: invito ad una seria riflessione per gnifica che probabilmente del tu- Hanno, secondo noi, il dovere chiedersi con tranquillità se abi- rismo abbiamo ancora una visio- di pensare che alle carenze strut- tanti e ambiente dove si recano a ne piuttosto limitata. turali e ambientali si può ovviare villeggiare non possono o non È innegabile che il turismo nel- con iniziative alternative ai soliti debbano essere maggiormente ri- le nostre zone, è elemento econo- schemi di vita condotti da ciascu- spettati, per consentire un giusto mico secondario, perché dovre- no di loro, per esempio organiz- equilibrio di convivenza e sere- mo sempre e comunque risolvere zare passeggiate; escursioni, sco- nità. Insegnamento della Religione Cattolica nella Scuola Pubblica Con l'anno scolastico 1986 l hanno dichiarato, prima dell'ini- gnanti di classe che hanno dato 87, in applicazione del nuovo zio del nuovo anno scolastico, la la propria disponibilità; se gli in- Concordato, i genitori degli propria disponibilità o no all'in- segnanti di classe non sono di- alunni delle scuole di ogni ordine segnamento della religione catto- sponibili, l'insegnamento viene e grado e gli alunni maggiorenni lica. affidato ad incaricati nominati hanno potuto scegliere se avva- dal Provveditorato. Cerchiamo ora di rispondere lersi o non avvalersi dell'insegna- ad alcuni interrogativi che l'ap- Nella scuola media e superiore mento della religione cattolica. plicazione del nuovo Concorda- l'insegnamento è impartito da Nelle scuole della Valle del Ri- to ha posto. docenti di religione. so (materne, elementari e media) tutti i genitori degli alunni hanno scelto l 'insegnamento della reli- Chi insegna la religione? Quale orario? gione cattolica, ad eccezione di L'insegnamento della religio- Nella scuola materna ed ele- uno nella scuola elementare ne cattolica è impartito da do- mentare sono assegnate due ore mentre uno nella scuola materna centi in possesso di idoneità rico- nell'arco della settimana, con non ha ancora scelto. nosciuta dall'Ordinario Diocesa- possibilità di ripartirle in frazioni Anche gli insegnanti della no. Nella scuola materna ed ele- non inferiori alla mezz'ora nelle scuola materna ed elementare mentare viene affidato agli inse- elementari, anche inferiori alla 8
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