Page 9 - N.147 LUGLIO 2013
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se uno esce da se stesso? Può succe- freddo non è notizia. Oggi è notizia, E questo non è facile. Ma c'è un dere quello che può capitare a tutti forse, uno scandalo. Uno scandalo: problema che non fa bene ai cri- quelli che escono di casa e vanno ah, quello è notizia! Oggi, pensare stiani: lo spirito del mondo, lo spi- per la strada: un incidente. Ma io vi che tanti bambini non hanno da rito mondano, la mondanità spiri- dico: preferisco mille volte una mangiare non è notizia. Questo è tuale. Questo ci porta ad una suffi- Chiesa incidentata, incorsa in un in- grave, questo è grave! Noi non pos- cienza, a vivere lo spirito del mondo cidente, che una Chiesa ammalata siamo restare tranquilli! M ah ... le e non quello di Gesù. La domanda per chiusura! Uscite fuori, uscite! cose sono così. Noi non possiamo di- che facevate voi: come si deve vi- Pensate anche a quello che dice l'A- ventare cristiani inamidati, quei cri- vere per affrontare questa crisi che pocalisse. Dice una cosa bella: che stiani troppo educati, che parlano di tocca l'etica pubblica, il modello di Gesù è alla porta e chiama, chiama cose teologiche mentre prendono il sviluppo, la politica. Siccome que- per entrare nel nostro cuore (cfr Ap tè, tranquilli. No! Noi dobbiamo di- sta è una crisi dell'uomo, una crisi 3,20). Questo è il senso dell'Apoca- ventare cristiani coraggiosi e andare che distrugge l'uomo, è una crisi lisse. Ma fatevi questa domanda: a cercare quelli che sono proprio la che spoglia l'uomo dell'etica. Nella quante volte Gesù è dentro e bussa carne di Cristo, quelli che sono la vita pubblica, nella politica, se non alla porta per uscire, per uscire carne di Cristo! Quando io vado a c'è l'etica, un'etica di riferimento, fuori, e noi non lo lasciamo uscire, confessare - ancora non posso, per- tutto è possibile e tutto si può fare. per le nostre sicurezze, perché tante ché per uscire a confessare ... di qui E noi vediamo, quando leggiamo i volte siamo chiusi in strutture cadu- non si può uscire, ma questo è un al- giornali, come la mancanza di etica che, che servono soltanto per farci tro problema - quando io andavo a nella vita pubblica faccia tanto schiavi, e non liberi figli di Dio? In confessare nella diocesi precedente, male all'umanità intera. questa "uscita" è importante andare venivano alcuni e sempre facevo all'incontro; questa parola per me è questa domanda: "Ma, lei dà l' ele- Vorrei raccontarvi una storia. molto importante: l'incontro con gli mosina?" - "Sì, padre!". "Ah, L'ho fatto già due volte questa setti- altri. Perché? Perché la fede è un in- bene, bene". E gliene facevo due in mana, ma lo farò una terza volta con contro con Gesù, e noi dobbiamo più: "Mi dica, quando lei dà l' ele- voi. E' la storia che racconta un mi- fare la stessa cosa che fa Gesù: in- mosina, guarda negli occhi quello o drash biblico di un Rabbino del se- contrare gli altri. Noi viviamo una quella a cui dà l'elemosina?"- colo XII. Lui narra la storia della cultura dello scontro, una cultura "Ah, non so, non me ne sono ac- costruzione della Torre di Babele e della frammentazione, una cultura corto". Seconda domanda: "E dice che, per costruire la Torre di in cui quello che non mi serve lo quando lei dà l'elemosina, tocca la Babele, era necessario fare i mat- getto via, la cultura dello scarto. Ma mano di quello al quale dà l'elemo- toni. Che cosa significa questo? An- su questo punto, vi invito a pensare- sina, o gli getta la moneta?". Que- dare, impastare il fango, portare la ed è parte della crisi - agli anziani, sto è il problema: la carne di Cri- paglia, fare tutto ... poi, al forno. E che sono la saggezza di un popolo, ai sto, toccare la carne di Cristo, quando il mattone era fatto doveva bambini ... la cultura dello scarto! prendere su di noi questo dolore per essere portato su, per la costruzione Ma noi dobbiamo andare all'incon- i poveri. La povertà, per noi cri- della Torre di Babele. Un mattone tro e dobbiamo creare con la nostra stiani, non è una categoria sociolo- era un tesoro, per tutto il lavoro che fede una "cultura dell'incontro", gica o filosofica o culturale: no, è ci voleva per farlo. Quando cadeva una cultura dell'amicizia, una cul- una categoria teologale. Direi, un mattone, era una tragedia nazio- tura dove troviamo fratelli, dove forse la prima categoria, perché nale e l'operaio colpevole era pu- possiamo parlare anche con quelli quel Dio, il Figlio di Dio, si è ab- nito; era tanto prezioso un mattone che non la pensano come noi, anche bassato, si è fatto povero per cam- che se cadeva era un dramma. Ma se con quelli che hanno un'altra fede, minare con noi sulla strada. E que- cadeva un operaio, non succedeva che non hanno la stessa fede. Tutti sta è la nostra povertà: la povertà niente, era un'altra cosa. Questo hanno qualcosa in comune con noi: della carne di Cristo, la povertà che succede oggi: se gli investimenti sono immagini di Dio, sono figli di ci ha portato il Figlio di Dio con la nelle banche calano un po' ... trage- Dio. Andare all'incontro con tutti, sua Incarnazione. Una Chiesa po- dia ... come si fa? Ma se muoiono di senza negoziare la nostra apparte- vera per i poveri incomincia con fame le persone, se non hanno da nenza. E un altro punto è impor- l'andare verso la carne di Cristo. mangiare, se non hanno salute, non tante: con i poveri. Se usciamo da Se noi andiamo verso la carne di fa niente! Questa è la nostra crisi di noi stessi, troviamo la povertà. Oggi Cristo, incominciamo a capire oggi! E la testimonianza di una - questo fa male al cuore dirlo - qualcosa, a capire che cosa sia que- Chiesa povera per i poveri va contro oggi, trovare un barbone morto di sta povertà, la povertà del Signore. questa mentalità." 9
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