Page 5 - N.145 DICEMBRE 2012
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Q uando di nuovo il sole è al punto più basso del suo sguardo sul mondo e riprende a sol- levarsi su case e uomini della nostra storia i cristiani celebrano ancora una volta il N a tale, il sole di Cristo che illumina i nostri cuori, le vi- cende del mondo e fa riaccendere di speranza. Nel cuore dell'inverno nasce l'estate dell' anima e la vita rinasce. Il Signore non si è ancora stancato di venire tra noi in un mondo che dopo tanti anni di vita è ancora indecifrabile, ancora cor- rotto da poteri e ambiguità. Un mondo talmente vecchio di anni e di progetti che sembra non nutrire più speranze. Un mondo che ancora sembra far fatica a ospitare Dio e in terra e nei cuori degli uomini. I no- cara una volta il Natale, punto di alcuni casi ne fa volentieri a meno. stri occhi devono tornare bambini partenza per il viaggio vero della Forse siamo ancora troppo imma- per ritrovare lo stupore capace di vita che ci conduce nella forza di un turi per capire questo Bambino o ogni inizio, per pulire le diffidenze amore meraviglioso, che scopriamo forse ci sentiamo troppo grandi per che gli anni hanno cucito sulla sempre di più nella preghiera pro- ascoltarlo ancora. Forse la nostra pelle. Possiamo scoprire con Gesù fonda. Attraverso la fede possiamo fede è ancora attaccata solo al che l'essere fratelli e sorelle, comu- comprendere il mistero, partecipare punto di partenza del peccato di nità di credenti non è per scelta solo all'opera di Gesù Cristo. Siamo en- Adamo ed Eva e non sa accorgersi nostra ma per un dono grande di tusiasti di questo, viviamo di lui tra della grande gloria di Gesù, Giu- Dio che ci sceglie per essere suoi noi. Abbiamo bisogno di ricono- seppe e Maria. con la perenne giovinezza della pa- scere il Signore oggi in una culla e Forse la nostra fede è ancora solo rola del Vangelo. Noi cristiani emo- attendere che un giorno venga nella veterotestamentaria, fatta di leggi e zionati e credenti celebriamo an- gloria. Buon Natale. prescrizioni e non ancora aperta alla fecondità dello Spirito Santo che genera e fa attendere sempre FESTA SOCIALE AVIS E AlDO cose nuove. Il perdono, la pace, la fraternità, il regno di Dio, la sal- vezza, la grazia passano dalla pic- omenica 24 giugno è stata una sione sulla donazione. Come è con- cola creatura di Gesù Bambino D giornata particolare per le as- suetudine. come un enigma nella nostra vita sociazioni Avis e Aida della Val del La festa sociale, che ormai da che cerca comunque, a volte con la Riso. In questa domenica le asso- consuetudine viene celebrata ogni morte del cuore, il desiderio di na- ciazioni hanno voluto ricordare gli 5 anni alternativamente nelle co- scere ancora, di approdare a ciò che anniversari di fondazione. Ricorre munità di Gorno e Oneta, ha più sente come vero e vivo, come infatti, quest'anno, il 40° anniver- avuto inizio alle ore 9.30 con il ri- necessità che cerca e attende. Gesù sario della fondazione della sezione trovo presso l'Oratorio di Gorno, viene nella sua Chiesa, miracolosa- AVIS (Associazione Volontari Ita- il ricevimento delle autorità e mente ancora viva, capace di ospi- liani del Sangue) Val del Riso, il delle Sezioni consorelle, il rinfre- tare il mistero pur tra mille contrad- 35° della fondazione del gruppo sco. E' seguito il corteo verso la dizioni. Viene in ciascuno di noi AlDO (Associazione Italiana Do- Chiesa Parrocchiale ed, alle ore nell'inverno della nostra vita per natori Organi). 10.30, ha avuto luogo la celebra- sentire il divino tepore pieno di luce Prendendo spunto dalla signifi- zione della S. Messa, presieduta di un Dio che viene a nascere pro- cativa ricorrenza i consigli AVIS e dal parroco don Vincenzo, che prio dove il buio e il freddo crede- AlDO hanno promosso una gior- nell ' omelia ha ricordato il pro- vano di aver preso dimora sulla nata di festa ed insieme di rifles- fondo e cristiano significato del 5
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