Page 5 - 2000 N.4 DICEMBRE
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seguito la S. Messa concelebrata ai convenuti e ha declamato due anche una maxi-cartolina ricordo, dai sacerdoti delle comunità inte- poesie in bergamasco ispirate al distribuita a tutti i presenti, raffi- ressate: don Vincenzo, don Er- mondo delle miniere. gurante l'imbocco di una galleria manno, don Luigi, don Cristian, Tutti i minatori con i familiari si e panoramiche sugli antichi can- don Sergio, don Luca e don Mat- sono poi recati in un ristorante di tieri dell' Arera, del Ore m e di Co- teo. All'inizio della celebrazione Zambia Alta dove hanno consu- sta Jels. Sul retro vi è riprodotta c'è stato lo sparo di alcuni morta- mato il pranzo, allietato da tanta una poesia di Sergio Pezzoli che retti, botti che una volta erano fatti allegria e pervaso da fraterna ami- recita, tra l'altro: "quando i minére con candelotti di dinamite. cizia. Ha fatto gli onori di casa, i s'è fermade l i nòs-cc minadùr i à All'omelia don Vincenzo ha sotto- Mario Furia, per anni segretario facc di lOciade, l e la nòsta zét lineato gli aspetti salienti del la- provinciale del sindacato Cisl dei poarèta l la dtisìt fa amò la alisèta. voro in miniera in relazione ai va- minatori, che mentre presentava i l I éra agn bréicc, digherì, e gh 'ì lori cristiani, mentre all' offertorio vari convenuti ha ripercorso bre- resù, l però mè mia dementegà i alcuni minatori hanno portato vemente la vita e le vicende della éte di nòs-cc minadùr. l A regordài all'altare gli attrezzi del loro la- miniera prima della sua chiusura. 'n d'a nòsta memoria l l'val dì voro e dei pezzi di minerale delle Durante il pranzo agli ospiti ed ai unurài co la storia". Ricordiamo- nostre montagne. Al termine del minatori veterani è stato fatto cene anche per gli anni futuri. rito religioso Luigi Furia ha ri- omaggio di alcune pubblicazioni. volto alcune parole di circostanza Nell'occasione è stata stampata Liif L.IMMAGINE DEL PASSATO el passato , prima N dell'avvento della la- vatrice, l' elettrodome- stico che dagli anni ' 60 del secolo scorso è ormai entrato in tutte le case (anche se lavatrici a mano - quindi da usare con fa- tica - si diffusero verso la . fine del settecento), le no- stre nonne o le nostre mamme, o chi faceva il mestiere della lavandaia (la laandéra in Bergama- sco) facevano il bucato sulle rive dei fiumi o dei torrenti, nelle pubbliche fontane, nei mastelli nelle proprie case e addirittura sopra un lago gelato, "Lavai, cantando i panni alle sorgenti come risulta dalla stampa, più che centennale, boschive ... " (Ada Negri) qui pubblicata. oppure Chissà che freddo! Con il passare del tempo e con il progresso "E cadenzato dalla gora viene questo "mestiere" è scomparso ma rimangono lo sciabordare delle lavandaie le poesie ad esso dedicate da parte di poeti fa- con tonfi spessi e lunghe cantilene ... " mosi come: (Giovanni Pascoli) 5
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