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peculii; altri sono occupati nelle miniere di calamina che si trovano in terre di Gorno e Oneta. Il compianto Parroco di Gorno Don Giovanni Ceruti, in un suo manoscritto dell’anno 1858, dice che alcune delle suddette miniere, ossia quelle nelle località occidue dei Peroli, dalle quali oltre piombo e zinco si è scavato talvolta anche oro ed argento, furono in più parti escavate nell’anno 1483 e seguenti, con privilegio di esenzione da contributo per anni venticinque accordato dalla repubblica di Venezia con decreto 9 giugno 1482. Vi si lavorò molto; ma quindi,non si sa per qualche grande sciagura o perchè in quei luoghi fosse finita la vena, fu abbandonata l’opera. Nel 1868 una società inglese metteva piede in questi paraggi; ed oggi sono in attività parecchie miniere in cui lavorano complessivamente ottocento operai. Non possiamo stabilire una data precisa della origine della parrocchia di Gorno; ci è lecito però dire che essa è molto antica, poichè se ne ha notizia fin dall’anno 1344 in cui vi si trovava Parroco il Rev.don Alessio Guerinoni nativo del luogo;come Parroci nativi del paese,dai registri sono indicati i seguenti: nel 1511 il Rev.Don Alberto Guerinoni. nel 1537 il Rev.Don Gerardo Ceruti che fu presente all’inventario di tutte le entrate della chiesa di Gorno fatti il 21 novembre del medesimo anno. Nel 1655 il Rev Don Giovanni Battista Calegari. Nel 1675 il Rev Don Giovanni Giacomo Ceruti e negli ultimi tempi sopracitato Don Giovanni Battista Ceruti, il quale fu ordinato sacerdote la festa di Pentecoste del 1812,e dopo aver retto per undici anni il collegio di Clusone,fu eletto Parroco di Gorno,ove esercitò con grande saggezza e pietà il sacro ministero fino al 1859. In tal anno, causa l’età e la malferma salute,rinunciò alla cura, vivendo in Parrocchia qual semplice Sacerdote amato e venerato dal popolo fino alla morte avvenuta il sei Giugno 1862. 4
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