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Turbina

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Inviato dafabrycjxAltre foto da fabrycjx   Ultima modifica18/2/2008 19:46    
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MIniere di Gorno
questo fabricato era la residenza del guardiano, mensa,ricovero dei locomotori per la ricarica e la manutenzione, area compressori, punto di convergenza delle carovane provenienti dal ribasso Riso Parina, lungo 11,8 Km (Valle Brembana) e il ribasso Noble lungo 3,7 Km (Valle Nossana)

Turbina: mensa aziendale

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Inviato dafabrycjxAltre foto da fabrycjx   Ultima modifica16/3/2021 19:01    
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Miniere di Gorno

Turbina: mensa aziendale
Presso l'imbocco del ribasso Riso. Ora ribasso Riso Parina

Cronologia miniere di Gorno
[1841 - 1853] Conte Giacomo Clemente Suardo di Bergamo con i sacerdoti don G.Borlini di Chignolo d’Oneta e don Pietro Capitanio di Trescore bg
1852 - 1853: Pietro Ferrari e Bortolo Perani di Casnigo bg
1854 - 1855. Pietro Ferrari di Casnigo e Girolamo Eustacchio di Bergamo
1855 - 1856 Pietro Ferrari, Girolamo Eustacchio e Giacomo Clemente Suardo.
1856 - 1858 Società Montanistica Bergamasca (sono in corso i moti che porteranno al Regno d’Italia e parte di questi giovani faranno parte della spedizione dei Mille, quindi cessa anche l’attività di ricerca)
1868 - 1876 Sileoni Giacomo di Genova
1874 - 1884 Fratelli Modigliani (Isacco, Alberto e Flaminio) di Livorno.
1876 - 1882 Società Richardson di Londra (subentra alla Sileoni nelle stesse concessioni)
1883 - 1887 Milesi Alessandro di Clusone
1883 - 1920 The English Crown Spelter di Londra subentra nelle concessioni della Richardson.
1888 - 1940 Vieille Montagne di Liegi subentra nelle concessioni di Milesi Alessandro e Fratelli Modigliani nel 1888 e della Crown Spelter nel 1920
1922 ... Tutte le concessioni precedentemente elencate, ormai tutte gestite dalla belga Vieille Montagne vengono riunite in una sola concessione denominata “Miniere di Gorno” e divisa in due settori: Valle Seriana e Valle Brembana.
1940 - 1941 Società Anonima Nicheli e Metalli Nobili (Gruppo AMMI) - Tutte le concessioni minerarie sono dichiarate decadute  e la gestione delle stesse passa al Gruppo AMMI (Azienda Minerali Metallici Italiani, istituita nel 1936), in pratica si tratta di un esproprio degli impianti, strutture e macchinari della Vieille Montagne che si appella alla magistratura.
1942 -1943 SAPEZ (Società Anonima Piombo E Zinco) - Durante la causa celebrata a Roma la Vieille Montagne e l’AMMI si accordano e costituiscono la SAPEZ a cui passano tutte le concessioni
1943 - 1945 Dal settembre 1943 all’aprile 1945 le miniere sono gestite dal “Mandatario Generale per l’Italia del Ministero del REICH per l’Armamento e la Produzione bellica” - A Campello (sede della direzione) c’è un presidio delle SS sotto il comando del Generalmajor Leyers.
1945 - 1954 SAPEZ - La gestione e la direzione delle miniere tornano alla SAPEZ
1955 - 1978 AMMI SpA - Fusione per incorporazione della SAPEZ nell’AMMI
1979 - 1982 SAMIM (Società Azionaria Mineraria Metallurgica poi NUOVA SAMIM spa) - Viene sciolta l’AMMI e viene costituita un’altra società a partecipazione statale.

Epilogo Il 31 dicembre 1982 le miniere sono chiuse e la cessazione della concessione viene formalizzata con decreto ministeriale 2 febbraio 1984.

Citazione:
FABRYCJX2014




Una Casa tipica del Villaggio minerario di Campello

Una Casa tipica del Villaggio minerario di CampelloPopolare
Inviato dafabrycjxAltre foto da fabrycjx   Ultima modifica17/5/2022 17:18    
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Miniere di Gorno


1) Il gruppo delle miniere di Gorno comprende due concessioni minerarie denominate «Val Seriana  e Val Brembana» la cui area complessiva è di circa 8.000 ha.
Nella Val Seriana ì lavori si svolgono in tre zone denominate Sezione M. Trevasco, Sezione Est, Sezione Ovest.
Nella Val Brembana sono attive due zone denominate Sezione Val Parina e Sezione Val Vedra.
La società A.M.M.I. ha l'esercizio di queste concessioni dal 1940, anno in cui cessò la gestione della compagnia belga « Vieille Montagne ».
La Direzione delle miniere è unica ed ha sede a Campello, frazione del comune di Gorno.
Il giacimento è costituito prevalentemente di minerali di piombo e di zinco nelle forme solfuri ed ossidati. Come accessori abbiamo minerali di ferro, di rame, di fluoro, ecc.
Esso si trova sul versante meridionale. di una catena di montagne, estendentesi da Ovest ad Est, delle Alpi Bergamasche, ed è diviso morfologicamente in una parte occidentale, con centro Oltre il Colle, nella Val Brembana, ed in una parte orientale, con centro Gorno, nella Val Seriana, da una seconda catena di montagne che si estende in direzione SW-NE e che interseca la prima a NE.
La cima più alta della prima catena ha un'altezza di 2.512m (Pizzo Arera); la cima più alta della seconda è di 2.049 m (Cima del Grem).
I due centri, di Oltre il Colle e di Gorno distano entrambi da Bergamo circa 35 km.
La tettonica della zona è molto intensa: esistono numerose pieghe e faglie. Tra queste ultime particolare importanza ha la faglia del Grem che ha direzione SE-NW e che ha determinato uno spostamento orizzontale notevole tra la parte occidentale e quella orientale del giacimento.
La mineralizzazione è distribuita in un orizzonte stratigrafico, denominato Metallifero, la cui potenza raggiunge un massimo di 70-75 m nella parte centrale della zona (Gorno) e si riduce verso Est c verso Ovest a circa 20-30 m.
I geologi che hanno studiato questa zona, come Ardito Desio, l'olandese De Sitter e di recente i tedeschi Wilke ed Herendreich, a parte certe contrastanti vedute di dettaglio, pongono il Metallifero nel Trias delle Alpi Bergamasche tra l'Esino ed il Raibliano.
I geologi tedeschi hanno distinto nella serie stratigrafica una facies di Esino, una facies di transizione ed una facies di Raibliano. La prima è caratterizzata da calcari grigio chiari,
la seconda da calcari grigio scuri e neri bituminosi, e la terza da calcari scuri bituminosi intercalati a scisti scuri marnasi. I calcari di tutta la serie sono spesso dolomitici.
Secondo gli stessi geologi il metallifero comprende parte dell'Esino superiore, tutta la facies di transizione e parte del Raibliano inferiore.
Essi inoltre hanno determinato nella stessa serie stratigrafica la posizione e la composizione di alcuni strati argillosi illitici, che avrebbero avuto origine dall'alterazione dei materiali esplosivi ed esalativi di vulcani sottomarini, sedimentati contemporaneamente ai calcari. Questi strati, che sono
stati definiti tufiti, hanno spessori compresi tra 2-3 cm e 10-20 cm, ed hanno colori caratteristici, dal grigio verde al verde scuro, per cui sono facilmente riconoscibili anche in sotterraneo.
Di queste tufiti finora ne sono state individuate sei, tre delle quali (due in facies Esino e una in facies Raibliano) sono legate alle mineralizzazioni e pertanto costituiscono degli orizzonti guida per la ricerca di nuovi corpi mineralizzati o della continuazione di corpi mineralizzati già noti.
Il giacimento, sempre secondo le ipotesi avanzate dei geologi tedeschi, avrebbe avuto origine da una segmentazione contemporanea nel mare ladinico dei calcari e degli scisti, per cause esogenetiche, e dei minerali e delle tufiti, per cause endogene.
I successivi fenomeni di diagenesi, di tettonica a pieghe e con faglie di ossidazione dei solfuri e migrazione degli ossidi nelle faglie e nelle spaccature della roccia incassante, di erosione e formazione morfologica della superficie con formazione di crepacci e continuazione della tettonica della ossidazione e della migrazione degli ossidi, avrebbero dato luogo alla formazione dei corpi mineralizzati.
Qualunque sia la validità di queste ipotesi, sta di fatto che nel giacimento di Gorno si trovano corpi mineralizzati, a solfuri primari e ad ossidati, paralleli agli strati, e corpi mineralizzati, in prevalenza ad. ossidati, costituiti da riempimenti di faglie e di crepacci.
I primi, che sono in maggior numero, hanno forma differente, per lo più longitudinale o tubolare
o lentiforme, e possono avere dimensioni estese. Gli altri, pur costituendo localmente degli adunamenti talvolta consistenti e coltivabili economicamente, hanno dimensioni sempre limitate in profondità.
Le irregolarità che i corpi mineralizzati presentano sia nella loro forma sia nella distribuzione della mineralizzazione, rendono difficile l'applicazione di sistemi di coltivazione ad
alta produttività.
Fino a qualche anno fa la coltivazione dei corpi mineralizzati veniva attuata seguendo la mineralizzazione dal basso verso l'alto e mantenendo la ripiena al piede. Sull'abbattuto si eseguiva una cernita spinta in cantiere per ottenere dei grezzi a titolo superiore all'8,oo% in Zn. Ovviamente le rese erano basse (in abbattaggio si ottenevano 1,5-2 t/operaio).
Inoltre la coltivazione non era preceduta da adeguati lavori di delimitazione del corpo mineralizzato e di preparazioni.
Da tre anni a questa parte si è data una nuova impostazione ai lavori di coltivazione. Anzitutto si procede alla delimitazione del corpo mineralizzato con rimonte, trasverse e sondaggi; quindi si eseguono i lavori di preparazione ed infine si applica il sistema di coltivazione più adatto.
Inoltre la cernita di cantiere si realizza per quanto è possibile con un abbattaggio selettivo e viene completata a mano ma con criteri meno restrittivi.
I sistemi di coltivazione attualmente applicati sono tre: a sottolivelli nei corpi mineralizzati verticali ed in quelli inclinati con potenza superiore a 4-5 m; a trance larghe inclinate, separate tra di loro da pilastri, che vengono abbattuti in ritirata, nei corpi mineralizzati inclinati con potenza fino a 4-5 m; a magazzino nei corpi mineralizzati verticali (questo sistema di coltivazione però verrà abbandonato).
Nelle coltivazioni a sottolivelli sono impiegate le pale meccaniche «Montevecchio» tipo T 2G e si realizzano rese all'abbattaggio utili comprese tra 10 e 15 t/op. a seconda della parte sterile da eliminare; nelle coltivazioni a trance inclinate si impiegano scrapers ad aria compressa con motori da 5-7 CV e si ottengono rese all'abbattaggio di 5-6 t/op.
Nelle coltivazioni a magazzino le rese variano tra 6 e 7 t/op.
Esistono ancora dei cantieri in cui, pur avendo impostato i lavori secondo i nuovi criteri, non si è raggiunto il grado di organizzazione e di meccanizzazione di quelli sopraindicati, per cui le rese all'abbattaggio sono comprese tra 3,5 e 4 t/op.
È prevista però la sistemazione di questi cantieri entro breve tempo.
La perforazione è per circa 1'80% ad acqua. Si impiegano martelli L 37 e T 21 della Joy Sullivan, mentre sono in fase di esaurimento vecchi martelli Flottmann AT 18 e Z 20. Per i sondaggi si impiegano sonde Craelium del tipo X 2Se Prosper.
L'applicazione di sistemi di coltivazione massivi ed il rallentamento della cernita in cantiere hanno ovviamente determinato un abbassamento del tenore del grezzo. Attualmente
si producono grezzi al 6 % Zn e 1,30 %  Pb.
Per il controllo dei tenori dei grezzi provenienti dalle diverse Sezioni viene effettuata una campionatura giornaliera degli stessi in un apposito impianto installato a Costa Jels
nella zona di Gorno,. I campioni prelevati vengono analizzati cinquinalmente.
A causa della estensione delle due concessioni e delle caratteristiche morfologiche della zona, particolari difficoltà, e quindi costi elevati, si incontrano nel trasporto dei grezzi all'impianto di trattamento che è unico per le due concessioni ed è situato nella località Riso della Val Seriana
Detto trasporto viene effettuato con muli, con locomotori e con teleferiche.
Di queste ultime ce ne sono in funzione circa una ventina, di cui la più importante è quella che collega la Val Brembana con la VaI Seriana, per una lunghezza di 4 km, e che trasporta circa 300 t al giorno.
Il personale addetto ai trasporti, oltre a quello impiegato dalle imprese che hanno in appalto i trasporti con mulo, rappresenta il 13 % circa del personale in forza presso queste miniere.
Il costo dei trasporti rappresenta il 22 %del costo grezzo prodotto e portato in testa all'un pianto di trattamento.
Al fine di ridurre i costi di detti trasporti e di aumentare l'attuale capacità di trasporto, per poter far fronte al sensibile aumento della produzione di grezzo, previsto entro il
1963, è stato progettato ed è in corso di attuazione, un collegamento in sotterraneo tra la VaI Seriana e la VaI Brembana mediante una galleria, a quota 549, lunga 6,5 km circa ed una discenderia lunga 800 m circa, tra quota 1050 e quota 549.
Al completamento dell'opera rimangono da scavare 4000m di galleria e 600 m di discenderia.
Questo collegamento oltre a costituire una grande via di estrazione dei grezzi e di trasporto dei materiali vari e del personale, aprirà un vasto campo di esplorazione per la ricerca delle mineralizzazioni della parte occidentale del giacimento note fino a quota 1050 o poco al di sotto.
Nello scavo della galleria, che ha una sezione di 5,50 m2; sono in corso delle prove con un Wagon-Drill allo scopo di realizzare sfondi superiori ai 2 m contro 1,30-1,50 ottenuti con le normali volate canadesi.
Il grezzo viene trattato nell'impianto di arricchimento di Riso per flottazione.
Caratteristica di questo trattamento è la frantumazione ad umido, a causa della plasticità del materiale, e la flottazione a caldo, temperatura 40-45°C, della calamina con un processo misto solfato di rame-anilina.
La capacità del trattamento dell'impianto è di circa 580 t/giorno, ma sono in corso lavori di ampliamento che la eleveranno alla fine dell'anno in corso a 650-700 t/giorno e successivamente
a 800-900 t/giorno.
Sono pure in corso degli studi per un prearricchimento del nostro grezzo a mezzo di Sink-Float.
I primi risultati di questi studi, che sono stati affidati alla Humboldt, hanno dimostrato che per tutti i grezzi, meno quello proveniente dalla Sezione di M. Trevasco, si ottiene una efficace separazione della parte sterile da quella mineralizzata che consentirebbe di alimentare la Sezione di flottazione con circa il 50% del grezzo prodotto.
Attualmente dal trattamento del grezzo si ottengono tre prodotti: . uno di galena, al 56-57% Pb;
uno di blenda, al 58-59% Zn, ed uno di calamina, al 36-37% Zn.
Per la trasformazione, la galena viene inviata allo stabilimento della Pertusola, di La Spezia , la blenda e la calamina vengono inviate allo stabilimento elettrolitico di Ponte Nossa dell' A.M.M.I.

(pubblicazione di Pietro Mantega   Agosto 1962)
Citazione:

Una miniera in vendita

Una miniera in venditaPopolare
Inviato dafabrycjxAltre foto da fabrycjx   Ultima modifica28/4/2023 12:38    
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Miniere di Gorno

Luglio 1888: da un giornale si legge:
Il giorno 11 luglio prossimo, alle ore 12 meridiane, avanti alla sezione 1A del Tribunale de Bergamo avrà luogo l'incanto per la vendita della miniera di calamina del Sig. Milesi Alessandro fu Marco detta  Casa Conti, da lui posseduta, sebbene sia intestata nei libri censuari la Company Reath Harbour Rolling and Smelting Works Limited di Londra, terza espropriata, giace per la massima parte nei comuni censuari di Gorno e Premolo, ed in poca parte in quello di Ponte nossa e abbraccia un'area comlessiva di 394,12 ettari.
La miniera si vende così come è descritta nella perizia 1 luglio 1887 del signor Mandelli Ing. Luigi, per il prezzo di stima di L. 110.000 e gli aumenti di gara sul detto prezzo non potranno essere minori di lire 50.

(articolo estratto da L'Eco di Bergamo 1988)

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fabrycjx2012

VAGONE

VAGONEPopolare
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Vagone hagglunds
Questi vagoni furono usati durante l'ampliamento
della galleria Riso-Parina lunga 11 km
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fabrycjx2012

vagoni trainati da cavallo

vagoni trainati da cavalloPopolare
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Miniere di Gorno
Ribasso Riso (Turbina)

Il traino dei vagoni nelle gallerie principali di carreggio inzialmente era fatto con cavalli o muli

Vecchia galleria

Vecchia galleriaPopolare
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In atti del Comune di Gorno del 1879 si legge:
addetti alle miniere di Gorno, Premolo, ed Oneta circa 150, il salario a cottimo è tra 1,50 e 2 lire per giornata, sempre in questo periodo nella località Costa Jels, n°1 miniera attiva vi lavorano 162 maschi adulti 36 femmine adulte (sopra i 14 anni) quantità di minerale escavato 5.500 t. valore 209.000 lire.In località casa Conti n°1 miniera attiva vi lavorano 3 maschi adulti, quantità di minerale scavato 40 t. valore 1400 lire.
Citazione:
FABRYCJX 2012

vecchia sonda per carotaggi miniera

vecchia sonda per carotaggi minieraPopolare
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Miniere di Gorno

Vecchia sonda usata già dalla Vieille Montagne per carotaggi nelle  miniere di Gorno.

questa macchina è esposta al museo delle miniere di Gorno.


Citazione:
fabrycjx2015

Vecchio perforatore

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MINIERE DI GORNO
UNO DEI PIU' VECCHI PERFORATORI USATI DAI NOSTRI MINATORI

VIEILLE MONTAGNE

VIEILLE MONTAGNEPopolare
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Stemma della Vieille Montagne
Società belga  proprietaria delle miniere di Gorno fino al 1941 anno in cui la miniera venne nazionalizzata

vedi anche:
Decreto Napoleonico concessione a Jan Jaque Daniel Dony1806

Centenario della Vieille Montagne

centenario

Albo d'oro



INVESTIMENTI BELGI IN ITALIA:  LA VIEILLE MONTAGNE


investimenti belgi

wikipedia Société des Mines et Fonderies de Zinc de la Vieille-Montagne

Altro sulla Vieille Montagne

Citazione:
FABRYCJX2013

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