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Ponte di Piazzarossa

Ponte di PiazzarossaPopolare
Inviato dafabrycjxAltre foto da fabrycjx   CategoriaMINIERE DI GORNO    Ultima modifica7/9/2022 16:24    
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Miniere di Gorno

Il ponte di Piazzarossa fu costruito nel  1964
Il tempo impiegato per la costruzione fu di 3 mesi

La prima campata venne  smontata da Pestarena (miniere d'oro di Valle Anzasca ) e quindi trasportata in loco, le
altre furono riprodotte.


La portata del ponte era di 600 quintali.
Collaudato con 20 “balaster” (vagoncini) fatti scorrere prima uno ad uno vuoti, poi pieni in ordine crescente (tara 20 quintali cadauno più la motrice)

Il ponte fu realizzato per il trasporto del minerale attraverso il traforo, Riso-Piazzarossa (ribasso Noble) proveniente dal Monte Trevasco e dai cantieri di Belloro che tramite una teleferica veniva trasportato alla stazione di carico in Piazzarossa.

(i dati sono stati forniti dal testimone diretto Sig. Epis Marco di Oneta n.13-3-1926 m.1-10-2008,  al tempo capomastro del cantiere)

Citazione:
fabrycjx2010 Intervista a Epis Marco)


CENTRALE CAVRERA

CENTRALE CAVRERAPopolare
Inviato dafabrycjxAltre foto da fabrycjx   CategoriaMINIERE DI GORNO    Ultima modifica4/9/2022 17:53    
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MINIERE DI GORNO
La centrale Cavrera, situata all'interno di circa 1,3 Km del ribasso Riso, in comune di Gorno.
In primo piano si vede uno dei due generatori di corrente con il relativo volano, la centrale aveva 2 alternatori della potenza di 160 e 120 Kw), sullo sfondo il quadro di comando e controllo con struttura in marmo.

"A mille e cinquecento metri addentro nel monte, in una grotta scavata a furia di mine, è installata la centrale elettrica: - due turbine delle Costruzioni Meccaniche Riva; e due alternatori del Tecnomasio Italiano, l'uno che può fornire centosessanta, l'altro centotrenta KVA. Questa Centrale che funziona da due anni sviluppa la forza necessaria a mettere in attività piena la miniera, e può anche fornire l’illuminazione a molti paesi, come Gorno, Oneta, Oltre il Colle." (Renzo Larco 1927)

(Foto Serafino Zanotti 1970)

Concessione mineraria Casa Conti

Concessione mineraria Casa ContiPopolare
Inviato dafabrycjxAltre foto da fabrycjx   CategoriaMINIERE DI GORNO    Ultima modifica4/9/2022 17:33    
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Miniere di Gorno

Decreto concessione miniera Casa Conti


Citazione:
fabrycjx2022

PIETA POPOLARE SANTELLE EX VOTO IN VAL DEL RISO

PIETA POPOLARE SANTELLE EX VOTO IN VAL DEL RISOPopolare
Inviato dafabrycjxAltre foto da fabrycjx   CategoriaPUBBLICAZIONI    Ultima modifica4/9/2022 13:11    
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Autore Umberto Gamba (1986)

In Val del Riso N° 3 Marzo 1986

sistema bibliotecario

Renzo Larco

Renzo LarcoPopolare
Inviato dafabrycjxAltre foto da fabrycjx   CategoriaPUBBLICAZIONI    Ultima modifica4/9/2022 11:27    
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Miniere si Gorno

Dalla "Rivista di Bergamo" del 1927 pag.27

Descrizione di Renzo Larco delle miniere della Valle del Riso

le campane della Chiesa parrocchiale di S. Antonio Abate Cantoni di Oneta

le campane della Chiesa parrocchiale di S. Antonio Abate Cantoni di OnetaPopolare
Inviato dafabrycjxAltre foto da fabrycjx   CategoriaVita religiosa in Val del Riso    Ultima modifica27/8/2022 9:43    
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Cantoni d' Oneta - Chiesa parrocchiale di S. Antonio Abate (concerto)

le campane: (aspetti tecnici)

FORMAZIONE DI GORNO

FORMAZIONE DI GORNOPopolare
Inviato dafabrycjxAltre foto da fabrycjx   CategoriaMINIERE DI GORNO    Ultima modifica23/8/2022 7:56    
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PECTEN fossili della formazione di Gorno

Osservazioni di Luigi Scolari 1975

La formazione particolare della conformazione del territorio di Gorno, risale (la parte più antica), al periodo ladinico, nelle quali rocce si possono trovare (roccia nerastra) in grande quantità i mitili, le bivalve e i branchiopodi, alcuni cefalopodi (ammaniti), alcuni gasteropodi (turitelle).
Si possono osservare negli spessi strati di rocce ladiniche in fondo e lungo la valle dei crappi , di questo periodo seppure rari, si sono trovati resti di rettili (museo scientifico A.Caffi Bg), alcune pinne (anche retiche) bellissime.
Strati lunghi parecchie centinaia di metri di lumachellesi si possono osservare sul Grina dove compaiono in superficie e  scompaiono sotto l'erba e terra per ricomparire a poche decine di metri di distanza, in modo che si può osservare con esattezza l’inclinazione e la continuazione degli strati medesimi.
Rocce più chiare e più calcaree del Golla, Preda Balaranda, Val Gorgolina (cadute dal Grem) contengono pure gasteropodi di dimensione dell’ordine di 8-12 cm di lunghezza, (varie specie).
Particolarmente ricche di quest’ultima famiglia, nella zona delle Ralète (Golla) Foppelli sotto le Ralète, mentre piccoli gasteropodi ricoprono gli spuntoni di roccia molto chiara che emergono dal terreno lungo la Costa dei Roccoli (Golla). I ciotoli chiari della zona delle Casere, sono un ammasso di alghe piccolissime che ad occhio nudo si possono confondere con conchigliette. La dolce costa che decliva partendo dal Basello è particolarmente ricca di vegetali (belle felci ed altre piante del Mesozoico, ma non del Ladinico).
Questo tipo di roccia si presta all’estrazione e preparazione dei fossili in quanto si sfalda facilmente.
La costa dello Zuccone, oltre alle bivalve e gasteropodi più o meno piccoli, è ricca di corallo che emerge con le estremità nelle pietre singole e dagli strati di roccia. I mitili ladinici si possono trovare in buona quantità lungo i sentieri e le mulattiere che percorrono la costa che scende dallo Zuccone alla Trinità, già separati dalla roccia a causa del rotolamento o dal calpestio dei muli.
Pecten retici se ne trovano con molte altre specie un po’ dappertutto, in particolar modo vicino a Cavagnoli (Còss), Val Rogno, ecc…ecc.
Il corallo più bello si trova verso la chiesa di Barbata (Lach), Reda e Borleda.
Il territorio in fondo della Valle del Riso (versante nord) partendo dalla Valle del Löch tra Barsì e i Pracc fin verso il confine con Premolo, sempre a sud di Riso è povero di fossili ma ci si possono trovare dei bellissimi piccoli cristalli di quarzo (Ruch Foppa di Barbata, Chignöl Marchèt).
Lungo il torrente Musso le rocce tufacee mioceniche, trattengono perfette foglie di ontano e nocciolo.
Nel raibliano all’interno delle miniere non sono mai stati trovati, che si sappia, resti fossilizzati, quindi si può ritenere che il terreno si sia formato quando dai mari della zona non erano ancora emerse le rocce molto chiare del versante dello Zuccone e quelle vicine al roccolo di Golla (prima della Forcella Alta),alcune su Preda Balaranda altre sopra le Casere di Golla; fanno pensare la loro formazione  sia avvenuta in un grande periodo di siccità in quanto sono frastagliate quasi simmetricamente da screpolature profonde quanto è lo spessore dello strato roccioso, con evidente logorio della battigia.
Sull'alpe Grina caratteristici sono i massi cappelluti pregni di fossili che evidenziano tra la base e l’estremità, la parte intermedia più sottile dovuta allo sciacquio delle onde che col loro andirivieni ne hanno eroso la parte dove era più incisiva la forza dello sciacquio
WIKIPEDIA "FORMAZIONE DI GORNO"

fauna raibliana lombarda


Citazione:
fabrycjx 2012

FORMAZIONE DI GORNO

FORMAZIONE DI GORNOPopolare
Inviato dafabrycjxAltre foto da fabrycjx   CategoriaMINIERE DI GORNO    Ultima modifica23/8/2022 7:53    
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FOSSILI DELLA FORMAZIONE DI GORNO

Osservazioni di Luigi Scolari 1975

La formazione particolare della conformazione del territorio di Gorno, risale (la parte più antica), al periodo ladinico, nelle quali rocce si possono trovare (roccia nerastra) in grande quantità i mitili, le bivalve e i branchiopodi, alcuni cefalopodi (ammaniti), alcuni gasteropodi (turitelle).
Si possono osservare negli spessi strati di rocce ladiniche in fondo e lungo la valle dei crappi , di questo periodo seppure rari, si sono trovati resti di rettili (museo scientifico A.Caffi Bg), alcune pinne (anche retiche) bellissime.
Strati lunghi parecchie centinaia di metri di lumachellesi si possono osservare sul Grina dove compaiono in superficie e  scompaiono sotto l'erba e terra per ricomparire a poche decine di metri di distanza, in modo che si può osservare con esattezza l’inclinazione e la continuazione degli strati medesimi.
Rocce più chiare e più calcaree del Golla, Preda Balaranda, Val Gorgolina (cadute dal Grem) contengono pure gasteropodi di dimensione dell’ordine di 8-12 cm di lunghezza, (varie specie).
Particolarmente ricche di quest’ultima famiglia, nella zona delle Ralète (Golla) Foppelli sotto le Ralète, mentre piccoli gasteropodi ricoprono gli spuntoni di roccia molto chiara che emergono dal terreno lungo la Costa dei Roccoli (Golla). I ciotoli chiari della zona delle Casere, sono un ammasso di alghe piccolissime che ad occhio nudo si possono confondere con conchigliette. La dolce costa che decliva partendo dal Basello è particolarmente ricca di vegetali (belle felci ed altre piante del Mesozoico, ma non del Ladinico).
Questo tipo di roccia si presta all’estrazione e preparazione dei fossili in quanto si sfalda facilmente.
La costa dello Zuccone, oltre alle bivalve e gasteropodi più o meno piccoli, è ricca di corallo che emerge con le estremità nelle pietre singole e dagli strati di roccia. I mitili ladinici si possono trovare in buona quantità lungo i sentieri e le mulattiere che percorrono la costa che scende dallo Zuccone alla Trinità, già separati dalla roccia a causa del rotolamento o dal calpestio dei muli.
Pecten retici se ne trovano con molte altre specie un po’ dappertutto, in particolar modo vicino a Cavagnoli (Còss), Val Rogno, ecc…ecc.
Il corallo più bello si trova verso la chiesa di Barbata (Lach), Reda e Borleda.
Il territorio in fondo della Valle del Riso (versante nord) partendo dalla Valle del Löch tra Barsì e i Pracc fin verso il confine con Premolo, sempre a sud di Riso è povero di fossili ma ci si possono trovare dei bellissimi piccoli cristalli di quarzo (Ruch Foppa di Barbata, Chignöl Marchèt).
Lungo il torrente Musso le rocce tufacee mioceniche, trattengono perfette foglie di ontano e nocciolo.
Nel raibliano all’interno delle miniere non sono mai stati trovati, che si sappia, resti fossilizzati, quindi si può ritenere che il terreno si sia formato quando dai mari della zona non erano ancora emerse le rocce molto chiare del versante dello Zuccone e quelle vicine al roccolo di Golla (prima della Forcella Alta),alcune su Preda Balaranda altre sopra le Casere di Golla; fanno pensare la loro formazione  sia avvenuta in un grande periodo di siccità in quanto sono frastagliate quasi simmetricamente da screpolature profonde quanto è lo spessore dello strato roccioso, con evidente logorio della battigia.
Sull'alpe Grina caratteristici sono i massi cappelluti pregni di fossili che evidenziano tra la base e l’estremità, la parte intermedia più sottile dovuta allo sciacquio delle onde che col loro andirivieni ne hanno eroso la parte dove era più incisiva la forza dello sciacquio
WIKIPEDIA "FORMAZIONE DI GORNO"

fauna raibliana lombarda
Citazione:
FABRYCJX 2012

CENTRALE DEL COSTONE

CENTRALE DEL COSTONEPopolare
Inviato dafabrycjxAltre foto da fabrycjx   CategoriaMINIERE DI GORNO    Ultima modifica18/8/2022 13:30    
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MINIERE DI GORNO

società Tubi Togni Brescia

anno 1931:Intestazione del disegno della condotta forzata della centrale del Costone (120 metri di dislivello)
(centrale Luigi Noble)
In Val del Riso N°117 dicembre 2005

Citazione:
fabrycjx2013



Perforazione Ribasso Forcella Ribasso Riso

Perforazione Ribasso Forcella Ribasso RisoPopolare
Inviato dafabrycjxAltre foto da fabrycjx   CategoriaMINIERE DI GORNO    Ultima modifica16/8/2022 21:19    
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Miniere di Gorno
Il disegno, mostra l'inizio della perforazione che collega il ribasso Forcella al ribasso Riso Parina.
Il pozzo che collega i due ribassi
ha un diametro di 2 metri e 40 centimetri ed è profondo 340 metri, fu realizzato con raise borer arrivato appositamente dalla Sardegna.

Qui di seguito un estratto da un documento che conclude il rapporto dei lavori con un esito negativo.

RELAZIONE CONCLUSIVA SULLA RICERCA DI GORNO 1979-1981
Riassunto
Il programma di ricerche SAMIM, iniziato nel 1979, si proponeva di verificare l’esistenza di giacimenti utili in una nuova zona di ricerche, l’autoctono di Val Vedra, solo in minima parte esplorata nel passato.
La ricerca, impostata su gallerie a quota 1000, 940,600 e solo successivamente a quota 800, doveva esplorare in diverse fasi, un’area di circa 4 Km2.
Nell’ipotesi di aver trovato una certa riserva di minerale (12.250.000 t; 9.800.000 t.; 7.350.000 t; (al 5% di piombo e zinco) erano stati predisposti dei progetti di fattibilità, che prevedevano una vita della miniera per un periodo di 5-20 anni.
Dopo aver esplorato un volume di “metallifero” pari a circa 30.000.000 m3 mediante 3.500m di gallerie, e 11.000 m di sondaggi a carota, la ricerca è da considerare di esito negativo.
Viene, perciò, proposta la sospensione della ricerca in quanto non sono più da aspettare ritrovamenti che renderebbero fattibile una futura produzione mineraria.


leggi tutta la relazione qui


Altre foto sul ribasso Forcella




descrizione dell'agonia della nostra miniera:
In val del Riso N° 4 aprile 1982

in val del riso N° 6/7 giugno 1982


In Val del Riso N° 12 dicembre 1985

panoramica delle miniere

produzione minerali

Citazione:
Documento archivio minerario di Gorno

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