Giro Della Valle del riso
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1. KM 0- Santuario del Crocefisso (Gorno)
Dal piazzale di fianco al Santuario del Crocefisso si segue, verso la Valle del Riso, la strada Provinciale n.46 (via Prealpina Inferiore). Al secondo incrocio sul versante del monte si svolta a destra per via mons. Guerinoni e si entra nel capoluogo di Gorno, Villassio (* fontana a sinistra). Ad uno slargo si devia a destra per via Cornello (cartello indicatore per Alpeggi Grem, Grina, Golla e contrade S.Giovanni, Cavagnoli e Peroli). Giunti nella contrada Cavagnoli, ormai tutt’uno con la contrada Calchera, appena dopo un parcheggio, all’altezza di un palo Enel con cabina aerea, si sale a sinistra seguendo la direzione indicata dal cartello per gli Alpeggi Grem, Grina, Golla e loc. Basello e Plicosa. S’imbocca via Brusada e si prosegue seguendo la direzione principale. Si arriva così nelle località Plicosa e Basello, ormai lontani dall’abitato su verdi e dolci pendii che degradano dalle cime di Grina, con panorama sulla Valle del Riso e sul Pizzo Formico. Nei prati circostanti sono visibili * alcuni rustici con portali arcuati al pianterreno, realizzati con grosse pietre. Si incontra, intersecandola più volte lungo la strada, la vecchia mulattiera selciata che dalle contrade di Gorno porta ai pascoli alti. Ad una di queste intersezioni, sulla destra in località Plicosa, si trova * una caratteristica fontana con abbeveratoio e volta in pietra. Ad una curva verso destra, sulla sinistra inizia una carrareccia con segnavia del Sentiero dell’Alto Serio che si ricongiunge, più a monte, con la strada principale. Al successivo tornante si apre un ampio * panorama sull’altopiano di Clusone e sulle montagne circostanti. A destra inizia il sentiero (segnavia Cai n.262) per il Monte Golla. Ad un bivio al termine dell’asfalto si tiene la destra. successivamente la strada diviene una carrareccia con bella vista panoramica sul massiccio del Monte Alben. All’inizio di dipartono a monte * i segnavia Cai n.260 per la Baia Golla (Cai di Leffe) e n. 263 per il bivacco "E. Telini" (Alpini di Gorno) e la Cima di Grem. Superato il compluvio ad una svolta verso destra si trova, a sinistra, in corrispondenza di una panchina in legno, il cartello indicatore * il rifugio Grem (1100 m). a monte ed a valle sono visibili i resti delle * miniere di blenda e calamina. Si devia quindi a sinistra imboccando una scalinata in pietre che, poco dopo, termina sul piazzale del rifugio.2. KM 9- Rif. Alpe Grem (Oneta)
Si prende ora a destra il sentiero con segnavia Cai n.223 che si addentra subito nel bosco (seguire il segnavia Cai). A causa dell’affioramento di rocce e sassi lungo il sentiero si è costretti ad affrontare alcuni tratti con !! la bici a mano. Il sentiero termina in località Sinele, immettendosi su una carrareccia. Si devia a sinistra fino a raggiungere il bivio all’interno del quale sorge una tribulina, detta Trebùlina Stròcia. Si devia ancora a sinistra e poco dopo si arriva al Passo del Colle di Zambla (1265 m), punto spartiacque tra la Val Serina e la Valle del Riso. A destra del piazzale vi è * una fontana con acqua perenne. si attraversa la provinciale (Prealpina Orobica) e si imbocca linearmente la carrareccia che un cartello indica portare alla Conca dell’Alben. Si prosegue addentrandosi * nel bosco fino ad arrivare presso una casa bianca detta Villa Benvenuti, al Passo della Crocetta. Di fronte alla casa si devia a sinistra per un sentiero che si mostra subito !! ripido ed a fondo accidentato (a tratti ghiaioso).3. KM 14.5- Passo della Crocetta (Oneta)
La discesa dal Passo della Crocetta fino al Santuario della Madonna del Frassino è lunga e !! molto impegnativa. Richiede una buona padronanza della bicicletta, riflessi pronti ed una sufficiente preparazione atletica. Per i meno esperti ed allenati !! si consiglia di scendere al Santuario seguendo la strada asfaltata. La parte terminale del sentiero in località Boltur scende attraversando un prato e termina a monte del cinquecentesco * Santuario della Madonna del Frassino (980 m), situato su * un poggio panoramico della Valle del Riso, che conserva interessanti affreschi ed un polittico di Girolamo Rizzo da Santacroce. Si segue ora la mulattiera che porta * nel bosco, sulle pendici dell’Alben, verso la Val Piana. Superata la valle si arriva, facendo una piccola deviazione, in un prato dove sorge * il complesso rustico montano di Minaròl che si supera passando per un caratteristico sottopassaggio arcuato. Questa parte del percorso è sicuramente la più suggestiva per l’ambiente rustico incontaminato e per gli squarci * paesaggistici mutevoli che si aprono sulla vallata. In Valle Noseda, dove si trovano i bacini dell’acquedotto comunale, inizia la carrareccia che porta a *Chignolo, frazione di Oneta. Il piccolo borgo, chiamato "il balcone della Valle del Riso" per la sua posizione panoramica, conserva ancora alcune caratteristiche tracce dell’originale insediamento rurale del ‘600-’700. Una discesa infine su strada asfaltata con alcuni tornanti porta alla piazza di Riso. La contrada di Gorno conserva importanti testimonianze dell’attività mineraria (laveria, stazione della teleferica, centrale sotterranea, galleria principale del giacimento metallifero). Superato il ponte sul torrente Riso si gira a destra e dopo pochi chilometri si raggiunge il luogo di partenza: * il Santuario del Crocefisso.