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regno di Dio. E qui qualcuno potrebbe Ad Alex Borlini di Gorno, 32 anni, coniuga in questo modo: Vi è la dire che non è certo una novità! Ma il ingegnere, con esperienza come necessità di invertire, da un punto di Vangelo è “buona nuova”, in ogni luogo amministratore comunale e presidente vista cristiano, il rapporto tra lavoro e e ogni tempo. La novità nell’obiettivo del GAL (Gruppo Azione Locale) è festa: non è soltanto il lavoro a trovare si trova nel legame fra Vangelo e affdata la Cittadinanza che per lui è compimento nella festa come occasione Storia, fra fede e vita, fra Chiesa e l’ambito in cui si esprime la dimensione di riposo, ma è soprattutto quest’ultima Mondo. Il Vangelo è sempre lo stesso, dell’appartenenza sociale e civile ove il giorno della gratuità e del dono la storia cambia e così si riformula il “Cittadino cristiano” è chiamato a che “risuscita” il lavoro a servizio l’esito: mettendo continuamente in fare quanto nelle sue possibilità per la dell’edifcazione della comunità. relazione Vangelo e Storia dobbiamo città perché è amico delle donne e degli continuamente riformulare il nostro uomini e della loro libertà, consapevole Segretario della Cet è Edi Oprandi, di essere cristiani. che essi “possono volgersi al bene san Lorenzo di Rovetta. Moglie, madre, soltanto nella libertà”. nonna, lavora in una cooperativa sociale Altro elemento di novità è il ruolo e il suo compito e quello di collaborare del laico. La teologia del laicato Fabio Barcella 35 anni di Clusone, con l’uffcio del Vicario territoriale in è presente nei testi del Concilio imprenditore, marito e padre è chiamato tutto ciò che comporta i suoi compiti Vaticano II, ma la CET è novità perché (a lui questa parola piace molto) ad e le fnalità della CET. Di questa mette al centro i laici, o meglio i occuparsi di Famiglia e Relazioni riforma ama la parola “novità” e dice cristiani testimoni, quali protagonisti d’Amore e dice: “Credo che uno dei che il camminare insieme, la nostra dell’evangelizzazione. Sono i laici che compiti principali di questa terra sia capacità di pensare insieme, di vivere vivendo dentro la quotidianità, immersi quello di promuovere la Gioia del vivere una relazione fraterna, tutti con pari nella storia, possono essere lievito e da famiglia cristiana. Nel rapporto dignità potrà essere già un segno di sale. Cristiani testimoni sono poi quelli con i nostri conoscenti e amici emerge questa novità che la riforma propone. che hanno sguardi generativi: guardano sempre una sorta di pessimismo o di al mondo, alla storia e all’oggi con uno sfducia, sembra sempre che a prevalere Questi sei laici sono stati nominati dal sguardo capace di vedervi il Regno di siano le ansie, le paure, le diffcoltà. Vicario don Giuliano Borlini, parroco Dio, con uno sguardo che genera bene, Credo sia importante dimostrare che è di Clusone, il quale ha indicato come benevolenza e, mostrando il bello del possibile vivere con gioia, è possibile parole guida di questo cammino mondo, contribuisce a generare un avere fducia, è possibile aprire le l’entusiasmo, l’ascolto, il camminare mondo più bello. nostre famiglie all’esterno! C’è spazio insieme e il lasciar da parte l’ansia dei per gli altri, c’è tempo per gli altri…. risultati. Il protagonismo dei laici si evidenzia Dobbiamo trasmettere la certezza che nel fatto che le terre esistenziali sono il nostro bicchiere è clamorosamente affdate a i cinque coordinatori. pieno e che quindi c’è la possibilità di I coordinatori delle terre esistenziali sono: condividere, di donare, di farsi carico.” Giovanni Zucchelli di Valcanale di Rosa Sarcone, di Rovetta, assistente Ardesio, 32 anni, insegna storia della sociale, moglie, madre, donna flosofa all’università di Bergamo, ha appassionata della sua comunità e del il compito di coordinare “le forme della suo lavoro (e delle donne l’età non si tradizione”. Ecco cosa dice: “La Terra dice) coordina la terra esistenziale della Esistenziale riguardante la Tradizione fragilità, un’esperienza umana che, consiste dunque in una sorta di deposito quando nasce, non si spegne mai, invita della fede e dell’esperienza cristiana da e imprime alle cose che vengono fatte, passare alle nuove generazioni. Con il alle parole che vengono dette, il sigillo termine Tradizione non si intende però della delicatezza e dell’accoglienza, parlare di una semplice ripetizione di della comprensione e dell’ascolto, Il vescovo ci offre un modo nuovo di dottrine e rituali del passato, ma della dell’intuizione dell’indicibile che procedere nel cammino delle CET: non ricerca del senso profondo che ha si nasconde nel dicibile. Occorre si parla di progetto, ma di processo, portato alla loro istituzione” maturare uno stile di vita verso sé stessi e gli altri: l’esistenza di ognuno in cui non dobbiamo pensare subito, è fragile e in ogni relazione umana si da bravi bergamaschi, a cosa fare, ma viene in contatto con altre fragilità. curare il nostro incontrarci, “perdere tempo” nel costruire relazioni fraterne. Giorgio Capovilla, 67 anni, ha alle La CET suggerisce la leggerezza: spalle storie di affetti, lavoro, fragilità, non vuole aggiungere altri carichi cittadinanza, che lo avrebbero reso ed impegni ai tanti che abbiamo, ma coordinatore di una qualsiasi delle offrire la possibilità di quello sguardo terre esistenziali; a lui è stato affdato generativo che coglie e gusta ciò che l’ambito della festa e del lavoro che già c’è e già viviamo quotidianamente. 5
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